Seguici su

Basket

Basket, Mondiali 2023: l’Italia si è garantita il diritto di sognare. Contro gli Stati Uniti per un’impresa senza paura

Pubblicato

il

Venticinque anni dopo sarà ancora Italia-Stati Uniti ai quarti di finale di un Mondiale di basket. Era dal 1998 che gli azzurri non riuscivano a raggiungere questo traguardo e, come in quella circostanza in Grecia, anche stavolta gli avversari da affrontare saranno gli americani. La squadra di Pozzecco è pronta a scioccare nuovamente il mondo, usando le stesse parole del CT azzurro, andando a caccia di un’impresa che non è mai riuscita all’Italbasket in una manifestazione ufficiale, ma solo in quella memorabile amichevole di Colonia nel 2004.

In campo in quella occasione c’era proprio Gianmarco Pozzecco, che ora, invece, sarà la guida di dodici azzurri che cercheranno un altro miracolo. In panchina, invece, era seduto Carlo Recalcati, che ora è uno degli assistenti del Poz. Fili conduttori di un’impresa che è rimasta nella storia della nostra pallacanestro e che ha lanciato un gruppo capace di arrivare fino all’argento olimpico.

Quell’Italia era una vera squadra, un grande gruppo unito, proprio le stesse caratteristiche che sembrano avere questa Nazionale. L’Italia ha saputo reagire all’inaspettata sconfitta con la Repubblica Dominicana, andando a vincere anche contro la Serbia quando tutto sembrava ormai finito sul -16. Quando tutto sembra impossibile, ecco che la squadra di Pozzecco riesce a dare il suo meglio, proprio come la scorsa estate nell’epica rimonta contro la Serbia del fenomeno Nikola Jokic.

Partite, prestazioni, vittorie che hanno dato il diritto a questa Italia di poter sognare. Simone Fontecchio è chiaramente l’uomo prescelto a guidare gli azzurri e servirà una prestazione leggendaria simile a quella contro i serbi. Poi c’è il carisma, la classe e l’orgoglio di Nicolò Melli e Gigi Datome, in quella che potrebbe essere l’ultima partita in carriera del capitano azzurro.

Stefano Tonut e Alessandro Pajola saranno chiamati ad un compito estremo in difesa, dove dovranno reggere il confronto fisico e atletico con gli americani. Pippo Ricci sarà ancora una volta una carta importante dalla panchina, Marco Spissu dovrà guidare il gioco azzurro e poi c’è Achille Polonara, in quello che finora non è stato assolutamente il suo Mondiale e magari da domani, dove ci sarà bisogno di tutti, potrebbe finalmente diventarlo.

Contro gli Stati Uniti servirà la partita perfetta, seguendo il copione già tracciato ieri dalla Lituania, capace di segnare 110 punti agli americani, con una prestazione fenomenale dall’arco. Impressionante anche il maggior numero di rimbalzi conquistato dai lituani, quasi il doppio rispetto agli statunitensi. Sicuramente la Lituania è una nazionale molto più fisica dell’Italia, ma ha comunque dato la dimostrazione che questi Stati Uniti non sono imbattibili.

La squadra di Steve Kerr ha giocatori dal talento sconfinato, fenomeni assoluti del calibro di Anthony Edwards, ma è anche composta da molti ragazzi alla loro prima esperienza mondiale, in un contesto FIBA diverso da quello NBA e soprattutto da giocatori che con le loro squadre di appartenenza non hanno ancora vinto da protagonisti. Fattori che possono essere decisivi in un Mondiale, dove comunque contano anche l’esperienza di vivere certi momenti. Proprio per questo l’Italia dovrà essere brava a rimanere sempre attaccata al match, provando a mettere paura ai comunque favoritissimi americani.

Ovviamente e non può non esserlo sarà anche la sfida di Paolo Banchero. Il giocatore desiderato, sognato dall’Italia, che prima ha sedotto e poi abbandonato la maglia azzurra. Il rookie dell’anno in NBA ha fatto alla fine una scelta assolutamente legittima e rispettabile, con la speranza che almeno nella giornata di domani possa ritenersi quella sbagliata.

 

Credit Ciamillo