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Atletica, Sha’Carri Richardson è la donna più veloce del mondo: crono spaziale, quinta della storia. Giamaicane battute

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Sha'Carri Richardson

Sha’Carri Richardson si è laureata Campionessa del Mondo sui 100 metri. La statunitense è la donna più veloce del Pianeta, dopo aver corso un imperiale 10.65 (vento nullo) sulla pista di Budapest. La 23enne si è inventata una magia assoluta dalla corsia 9, quella più esterna, dove era stata sorteggiata visto che in semifinale aveva steccato e si era qualificata all’atto conclusivo soltanto con il ripescaggio. L’istrionica americana, uno dei personaggi più estroversi e catalizzanti dell’intero circuito internazionale, è uscita male dai blocchi di partenza, poi si è ripresa e negli ultimi 30 metri ha inscenato una rimonta ai limiti del surreale, sorpassando all’esterno le incredule giamaicane che si stavano dando battaglia nelle corsie centrali.

Sha’Carri Richardson ha migliorato di sei centesimi il proprio personale che aveva siglato lo scorso 6 luglio a Eugene, ha siglato la miglior prestazione mondiale stagionale ed ha agganciato Marion Jones e Shericka Jackson al quinto posto delle classifiche all-time della distanza regina, dove continua a campeggiare il 10.49 della statunitense Florence Griffith-Joyner, datato 16 luglio 1988. Arriva il primo grande trionfo per questa atleta, che nel 2021 era stata sospesa per trenta giorni a causa di una positività alla cannabis e aveva dovuto saltare le Olimpiadi di Tokyo. L’allieva di Renaldo Nehemiah ha messo in fila i monumenti giamaicani.

Shericka Jackson sembrava lanciata verso il titolo dopo aver primeggiato nello spalla a spalla con Shelly-Ann Fraser-Pryce, ma la 29enne si è dovuta accontentare dell’argento con 10.72. La caraibica ha conquistato la nona medaglia in carriera ai Mondiali, la seconda d’argento sulla distanza dopo quella di Eugene, dove però trionfò sul mezzo giro di pista. Shelly-Ann Fraser-Pryce si è messa al collo la medaglia di bronzo con 10.77, confermandosi tra le grandi a 36 anni.

La Campionessa del Mondo uscente abdica e non riesce ad agguantare il sesto titolo iridato sulla distanza (il primo addirittura nel 2009), portando a quota 15 il suo bottino di allori iridati in un palmares in cui figurano anche tre ori olimpici (due sui 100 e uno in staffetta). Restano giù dal podio l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou (10.81) e Julien Alfred da Saint Lucia (10.93).

Foto: Lapresse