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Atletica

Atletica, nuove regole ai Mondiali: tra sorteggi di corsie, vuoti in finale e false partenze. Cosa cambia

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Filippo Tortu

World Athletics ha introdotto una serie di nuove regole che debutteranno ai Mondiali 2023 di atletica leggera, in programma a Budapest (Ungheria) dal 19 al 27 agosto. Si tratta di una serie di modifiche che riguardano soprattutto gli eventi su pista e che intengono migliorare l’esperienza degli atleti, rafforzando il cosiddetto criterio di equità competitiva.

Ad esempio è stata cambiata la procedura per i sorteggi che determinano le corsie di partenza. Sui 100 metri i migliori qualificati saranno in corsia 3, 4, 5 e 6; i peggiori in corsia 1 e 8; gli altri in corsia 2 e 7. Sui 200 metri i migliori qualificati saranno in corsia 5, 6 e 7; i peggiori in corsia 1 e 2; gli altri in corsia 3, 4 e 8. Sui 400 metri i migliori qualificati saranno in corsia 4, 5, 6 e 7; i peggiori in corsia 1 e 2; gli altri in corsia 3 e 8.

Per le gare di mezzofondo superiori agli 800 metri e in cui sono previsti almeno due turni, ovvero 1500, 3000 siepi e 5000 metri, le qualificazioni al turno successivo si baseranno esclusivamente sulle posizioni e non sul riferimento cronometrico. Ad esempio se in passato ogni batteria garantiva il passaggio di cinque atleti per ogni serie e di quattro ripescaggi per tempo, da ora ogni heat promuoverà direttamente i primi sei classificati alla fase successiva.

Attenzione ai vuoti in semifinale e finali delle varie discipline, inclusi salti, lanci e staffette, oltre gli eventi di corsa. Sarà implementato un sistema virtuale di “hot seat”, in cui le squadre o gli atleti potenzialmente ripescati saranno avvisati per attendere eventuali ritiri. Per ogni sostituzione saranno considerati al massimo due atleti.

Quando il tempo di reazione è vicino al limite consentito (0.100), qualsiasi movimento può essere difficilmente visibile. Ora, in casi come questi, se l’arbitro di partenza ritiene che la partenza in questione richieda ulteriori studi, potrà consentire all’atleta di correre sub-iudice.

Foto: Grana/FIDAL