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Atletica, GIGANTE D’ARGENTO! Pazzesco Leonardo Fabbri: bordata sopra i 22 metri ai Mondiali! Crouser sfiora il record

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Leonardo Fabbri

L’Italia ha trovato il suo uomo di ferro, un cannoniere immarcescibile, un gigante titatico, un homo di estrema potenza che ha fatto sognare un’intera Nazione in una serata magica che ci ha riportato indietro nel tempo. Leonardo Fabbri ha conquistato una spaziale, sognante, incredibile medaglia d’argento nel getto del peso ai Mondiali 2023 di atletica leggera. Il toscano si è esaltato sulla pedana di Budapest, rinverdendo i fasti di un passato che porta il nome di Alessandro Andrei, di un oro olimpico ed di un ex record del mondo.

L’azzurro si è inventato una surreale bordata da 22.34 metri al terzo assalto e ha fatto scacco matto nei confronti di una concorrenza di livello abnorme e che alla vigilia di questa gara sembrava quasi inarrivabile, anche perché l’allievo di Paolo Dal Soglio aveva rischiato l’eliminazione in mattinata (si era qualificato con la dodicesima misura, salvandosi dall’eliminazione per appena sei centimetri) e in carriera non si era mai spinto oltre il muro dei 22 metri.

Il suo vecchio personale era il 21.99 siglato il 30 agosto 2020 a Padova, ma nel corso di questa stagione aveva siglato un eccellente 21.84 a Vicenza, un 21.81 a Pergine Valsugana e un 21.80 a Molfetta. Proprio in occasione dei Campionati Italiani Assoluti aveva dichiarato che aveva nelle braccia un metro in più e oggi in effetto lo ha dimostrato. Non soltanto la rasoiata che è valsa il secondo gradino del podio, ma una magia al quinto tentativo che ha fatto urlare i tifosi: il peso è atterrato sulla fettuccia dei 23 metri, ma purtroppo si è alzata la bandierina rossa del nullo per un’uscita di pedana.

Leonardo Fabbri aveva fatto tremare anche il fenomeno Ryan Crouser, in quel momento al comando con 22.98. Il 26enne era alla sua prima finale iridata, visto che nel 2022 fu 22mo e nel 2019 chiuse al 13mo posto. Dopo due atti conclusivi di livello europeo (settimo all’aperto a Monaco dodici mesi fa, ultimo in sede indoor a Istanbul cinque mesi fa, quando infilò sei nulli) è arrivato il colpaccio da maestro. Uno show di rara bellezza, che lo rende il secondo italiano di sempre, soltanto alle spalle di Alessandro Andrei, Campione Olimpico a Los Angeles 1984 e autore di un sonico 22.91 che nel 1987 gli valse il primato mondiale. La progressione dell’azzurro: nullo, 21.26, 22.34, nullo, nullo, 21.22.

Leonardo Fabbri ha superato il 22.15 timbrato una decina di giorni fa da Zane Weir a Vicenza. L’italo-sudafricano si è spento in finale dopo una super qualifica chiusa al secondo posto: 19.99 alla seconda prova e due nulli per l’undicesimo posto. Il Campione d’Europa Indoor ha sofferto un po’ la pressione del momento, non riuscendo a rendere come ci si aspettava. Leonardo Fabbri si è lasciato alle spalle fenomeni come lo statunitense Joe Kovacs (22.12), il neozelandese Tom Walsh (22.05) e l’americano Payton Otterdahl (21.86).

Ryan Crouser ha confermato l’annunciato pronostico della vigilia e si è confermato Campione del Mondo con una spaziale rasoiata da 23.51 metri siglato all’ultimo assalto, ad appena cinque centimetri dal suo record del mondo e nuovo record dei campionati. Secondo titolo iridato della carriera all’aperto e terzo podio consecutivo dopo l’argento del 2019 per il Campione Olimpico di Rio 2016 e Tokyo 2020.

Foto: Colombo/FIDAL