Seguici su

Ciclismo

Tour de France 2023, quando il prossimo duello tra Pogacar e Vingegaard? Attesa per le Alpi

Pubblicato

il

Jonas vingegaard pogacar

Dopo una prima settimana (lunga) all’insegna dello spettacolo e dei colpi di scena, il Tour de France 2023 arriva al primo giorno di riposo. Nelle prime nove tappa c’è stato di tutto: sfide e duelli in salita, una classifica già piuttosto delineata, crolli inattesi e rimonte incredibili. Insomma, la scelta di avere un percorso duro già dalle prime tappe ha finora pagato abbondantemente i suoi dividendi.

I protagonisti assoluti sono stati, ovviamente, Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar. Erano i due uomini più attesi alla vigilia e non hanno certo deluso le aspettative: si arriva al giorno di riposo con il danese in Maglia Gialla e con 17” secondi di vantaggio sullo sloveno che si è però “aggiudicato” gli ultimi due scontri diretti.

Quanto dovremo aspettare per vederli sfidarsi nuovamente in salita? Fortunatamente non molto. Si riprenderà martedì 11 luglio dopo il giorno di riposo con una tappa mossa ma difficilmente selettiva, poi una frazione per velocisti, seguita da una delle tappe più interessanti del Tour: giovedì 13 luglio si corre la Roanne-Belleville-en-Beaujolais, frazione con un disegno da classica ed un finale con tre salite che non daranno un attimo di riposo.

L’appuntamento più atteso è però per il giorno dopo, venerdì 14 luglio, festa nazionale in Francia: la frazione numero 13 arriva infatti sul Grand Colombier dopo una scalata di oltre 17 km al 7%. Le Alpi non finiranno di offrire il loro spettacolo ed anzi rilanceranno il giorno dopo con una frazione durissima con 3 GPM di 1a categoria ed un hors categorie.

Salite durissime anche il giorno successivo, con arrivo sul Monte Bianco (seppur a soli 1400 metri d’altitudine). Poi la spettacolare ultima settimana che si aprirà con l’attesissima cronometro, continuerà con la tappa regina (con il Col de la Loze) e si chiuderà con un’insidiosissima frazione nei Vosgi. Insomma, ci sarà da divertirsi.

Foto: LaPresse