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Ranking ATP, Carlos Alcaraz consolida il primo posto. Jannik Sinner solido in top10. E Berrettini…

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Carlos Alcaraz

Alla fine, invece del nuovo sorpasso, c’è un’aria di mantenimento dello status quo precedente Wimbledon. Carlos Alcaraz, con il trionfo ai Championships, consolida la sua prima posizione in una situazione decisamente particolare, perché questa edizione dello Slam erbivoro vede tutti i giocatori già presenti un anno fa senza cambiali da cedere, viste le decisioni sui punti di ATP e WTA nel 2022.

Da domani mattina, infatti, i punti del murciano saranno 9675 contro gli 8795 di Novak Djokovic, l’uomo che ha sconfitto nella finale giocata sul Centre Court. Un vantaggio, questo, che gli permette di dormire sonni tranquilli almeno per un altro mese o due, quando ci sarà la stagione americana sul veloce. Questo perché, visto il ritorno del serbo dopo un 2022 da assente forzato, c’è l’ovvio discorso legato a 4000 punti che possono ballare a suo favore, soltanto da guadagnare senza perdere alcunché.

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Resta alla finestra Daniil Medvedev, che con il suo terzo posto a quota 6520 si mantiene in una specie di terra di mezzo tra la leadership e il gruppo tra il quarto e il settimo posto, al momento guidato dal norvegese Casper Ruud con 5005 punti.

Sempre meno distante rispetto a questo gruppo è Jannik Sinner: l’altoatesino, con la semifinale, sale a 3975, con 550 punti che ancora lo separano dal russo Andrey Rublev (al netto delle potenziali fluttuazioni e di qualche punto che potrà o meno scadere). Stabile al 16° posto Lorenzo Musetti, con 2290 punti raccolti raggiungendo il terzo turno, mentre gli ottavi ridanno a Matteo Berrettini sei posizioni, facendolo risalire fino alla 32a con 1262. In top 100 anche Lorenzo Sonego (resta dov’è, 42° a 1020 con Murray subito davanti), Matteo Arnaldi, 75° a 762 e aiutato in sostanza dall’aver passato le qualificazioni, e Marco Cecchinato, 95° con 628 punti.

Foto: LaPresse