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Nuoto, Qin Haiyang dominatore della rana: 3 ori a 24 anni. Che risultati aveva ottenuto prima di questi Mondiali?

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Qin Haiyang

Ha destato e sta destando non poco clamore quanto ottenuto da Qin Haiyang nel corso dei Mondiali 2023 di nuoto in vasca lunga a Fukuoka (Giappone). Il cinese, infatti, è entrato di diritto nella storia, completando una tripletta tutta d’oro nella rana che nessuno era riuscito a realizzare in questa competizione, neanche il britannico Adam Peaty.

Tre vittorie con tempi straordinari: 26.29 4° alltime (in semifinale 26.20 2° alltime), 57.69 nei 100 rana (2° alltime) e 2:05.48 nei 200 rana (record del mondo). Riferimenti che lasciano senza fiato e avvalorano la candidatura dell’atleta in questione, insieme a Leon Marchand, a uomo dei campionati, tenendo conto anche dell’oro vinto nella 4×100 mista mixed in Giappone.

La domanda che tutti si pongono è la seguente:

QUALI RISULTATI QIN HAIYANG HA OTTENUTO PRIMA DEI MONDIALI?

Una storia particolare quella di Qin visto che i suoi primi risultati risalgono al 2017 quando batté due record mondiali juniores nei 200 rana (2:08.71) e nei 200 misti (1:57.54). Prese parte ai Mondiali di Budapest (Ungheria) dove però fu solo 15° nei 200 rana, mentre nei 200 misti giunse sesto nella Finale con il primato mondiale giovanie di 1:57.04. Nello stesso anno, ai campionati nazionali cinesi, migliorò il record mondiale juniores nei 200 rana, portando il proprio limite a 2:07.35.

Nei Giochi Asiatici del 2018 a Jakarta conquistò due bronzi nei 200 rana (2:08.07) e nei 200 misti (1:57.09), oltre a un quinto posto a livello individuale nei 100 rana (1:00.24). Nella rassegna iridata in vasca corta di Hangzhou fu argento nei 200 rana con il nuovo record asiatico di 2:01.15.

Da quel momento, niente di significativo per quattro stagioni prima del bronzo nei 200 rana in vasca corta a Melbourne (Australia) sul finire del 2022 (2:02.22). Vero è che l’esplosione vera e propria, quasi improvvisa, ci sia sta quest’anno, in corrispondenza dei campionati cinesi con il 57.93 sui 100 rana, che lo aveva portato in vetta alla classifica mondiale prima dell’appuntamento in terra nipponica. Parlando di un atleta di 24 anni, un crack così lascia senza fiato e vedremo se ciò si riverbererà anche nella stagione olimpica o, come spesso è accaduto con gli atleti cinesi, ci sarà un nuovo periodo di buio, come già gli è accaduto.

Foto: Lapresse