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Tennis, Novak Djokovic: “Il Grande Slam? Una montagna da scalare, ma vincere a New York sarebbe speciale”

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23…and counting, come dicono al di là dell’Oceano. 23 titoli del Grande Slam, e il conteggio prosegue per Novak Djokovic, che domenica ha superato Casper Ruud e, alzando il “Trofeo dei Moschettieri” al cielo di Parigi, ha festeggiato il suo ventitreesimo titolo Major della carriera. Un traguardo che ha del sensazionale per il nativo di Belgrado che, in un colpo solo, ha distanziato Rafa Nadal (fermo a quota 22) in questa graduatoria e, soprattutto, prosegue nel suo 2023 perfetto.

Perfetto, dato che dopo aver messo in bacheca anche l’Australian Open, ora si trova a metà strada nella corsa al Grande Slam. Mancano Wimbledon e US Open. Si sta materializzando una sfida che andrebbe a posizionare Nole sopra ogni altro tennista della storia a livello di numeri. Per il momento, tuttavia, il classe 1987 non dimentica le incredibili emozioni vissute sul Philippe Chatrier.

“Il fatto che fosse in gioco la storia era nella mia mente, ma il mio team ha creato una grande bolla intorno a me e non volevo ricevere alcun tipo di rumore inutile. Non volevo essere separato da ciò che dovevo fare, per concentrarmi sulla finale e prepararmi a vincerla. Quando ho visto il suo dritto andare via, sono caduto a terra e ho provato un grande senso di sollievo: una volta finito il torneo, è ancora più dolce chiudere il titolo, ma quando hai finito ti senti un po’ sgonfio, come un pallone senza aria. C’era tanta tensione, tanto stress. Ovviamente anche questo è un aspetto che mi dà motivazione, ma può diventare un peso. Ho cercato di rimanere nel presente e non potrei essere più felice di condividerlo con il mio team e con la mia famiglia. È un sensazione incredibile”. (Fonte: TennisWorldItalia).

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A questo punto, quindi, Novak Djokovic può davvero completare il Grande Slam in questo 2023? Il serbo non si nasconde, e ricorda quando ci è andato davvero ad un soffio. Un ennesimo stimolo per lui“Quale sfida mi motiva di più? Mi piacerebbe avere di nuovo una possibilità a New York.  Mi piacerebbe vincere Wimbledon, che è una montagna molto diversa da scalare, e il fatto di aver vinto gli ultimi quattro Wimbledon mi dà una fiducia diversa. Se vincessi a Londra, ed è un grande ‘se’, mi piacerebbe avere la possibilità di fare di nuovo la storia a New York. Non ci sono riuscito un paio di anni fa, contro Medvedev, ma ho sempre sentito l’amore di tutti i newyorkesi e quel giorno mi sono sentito diverso, l’amore che mi hanno dato mi ha completamente sopraffatto. Voglio davvero tornare lì”.

Foto: LaPresse