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Atletica

L’Italia può vincere la Coppa Europa di atletica (ora Europeo a squadre)? Le principali avversarie sulla strada di un sogno

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Samuele Ceccarelli

L’Italia si presenterà a Cracovia con la seria possibilità di conquistare la Coppa Europa di atletica leggera, la prestigiosa e storica competizione che ora ha cambiato nome in Europeo a squadre. Gli azzurri dovranno però fare i conti con una serie di avversari da non sottovalutare nella località polacca, dove la competizione si svolgerà dal 23 al 25 giugno. La Polonia gareggerà di fronte al proprio pubblico per cercare di difendere il titolo. Spiccano Ewa Swoboda nei 100, Pia Skrzyszowska nei 100 ostacoli, Natalia Kaczmarek nei 400, Piotr Lisek nel salto con l’asta, Michal Haratyk nel getto del peso, Wojciech Nowicki nel martello e l’eptathleta Adrianna Sulek nel salto in alto.

La Gran Bretagna andrà assolutamente presa con le pinze: sulla carta non appare imbattibile, ma è come sempre una formazione coesa e molto ambiziosa sotto l’impulso di Imani Lara-Lansiquot, Richard Kilty, Alex Haydock-Wilson e Lawrence Okoye. La Spagna potrebbe seriamente fare paura, sotto la guida di tre stelle: Ana Peleteiro (bronzo olimpico nel salto triplo), Mohamed Katir (bronzo mondiale sui 1500 metri) e Adrian Ben (oro agli Europei Indoor).

La Germania si presenta per dare la caccia al podio dopo il quarto posto dell’ultima edizione. I punti di forza sono il giavellottista Julian Weber, il saltatore Max Hess, l’altista Tobias Potyte, i velocisti Alexandra Burghardt e Joshua Hartmann. Un po’ meno quotata l’Olanda anche se avrà a disposizione il fenomeno Femke Bol, oltre a Lieke Klaver sui 200 metri, Jessica Schilder (oro europeo nel getto del peso), Nadine Visser sui 100 ostacoli e Liemarvin Bonevacia nei 400.

In Francia sta facendo scalpore la decisione di non convocare tantissimi big. I migliori ai nastri di partenza saranno il velocista Jimmy Vicaut, l’ostacolista Pascal Martinot-Lagarde e la discobola Melina Robert-Michon affiancati da diversi giovani, molti alla prima esperienza internazionale. La Svizzera non dovrebbe essere un fattore per le primissime posizioni anche se vanno tenuti in seria considerazione nomi interessanti come quelli di Jason Joseph, Simon Ehammer, Audrey Verro, Ditaji Kambundji, Angelica Moser.

Il Belgio dei fratelli Borlée e dell’astista Ben Broeders lotterà per salvarsi al pari della Finlandia di Samuli Samuelsson e Wilma Murto. La Norvegia sarà senza i suoi big (leggasi Warholm e gli Ingebrigtsen), dunque non avrà particolari ambizioni di classifica. La Grecia lotterà nelle retrovie, anche se potrà fare affidamento su due campioni: il lunghista Miltiadis Tentoglou e l’astista Ekaterina Stefanidi. Il parterre sarà completato da Repubblica Ceca, Portogallo, Svezia e Turchia, le quali non sembrano avere particolari velleità.

Foto: Foto: FIDAL/Colombo