Seguici su

Calcio

Le ultime debacle dell’Italia agli Europei Under 21: le eliminazioni precoci del 2019 e 2021, ora serve il riscatto

Pubblicato

il

esultanza Italia Under 21 - in primo piano Raoul Bellanova

Il trionfo agli Europei manca dal 2004. Da allora, quando l’Italia di De Rossi alzò la coppa trascinata dai gol di Gilardino battendo la Serbia 3-0 in finale, gli azzurrini non sono più riusciti a vincere, ad aggiungere il sesto alloro che permetterebbe loro di staccare la Spagna al primo posto nell’albo d’oro. In particolare le ultime due edizioni, quella del 2019 e del 2021, hanno lasciato tanto amaro in bocca. Perché in entrambi i casi i nostri ragazzi sono usciti per piccoli dettagli, vendendo cara la pelle sul campo e interrompendo forse troppo presto la corsa verso il sogno europeo. Cerchiamo di rivivere quelle emozioni nella speranza che l’Italia di Paolo Nicolato, a Euro 2023, riesca a fare di meglio. E centri il riscatto. 

La beffa di Euro 2019 

Le ultime due spedizioni azzurre agli Europei, tutto sommato, non sono state negative. Ma i rimpianti sono tanti. Soprattutto ripensando all’edizione 2019, disputata in casa. Quell’Italia allenata da Luigi Di Biagio era davvero forte. In porta c’era Meret. In difesa gente come Dimarco, Mancini e Bastoni. In attacco Zaniolo e Chiesa ai lati di Kean, con Orsolini in panchina. E a centrocampo Barella, Pellegrini e Mandragora – con Locatelli e Tonali come riserve – componevano un trio da far girare la testa a qualsivoglia avversario. Anche alla Spagna che poi si laureerà campione per la quinta volta superando in finale la Germania, battuta 3-1 all’esordio grazie alle reti di Chiesa (doppietta) e Pellegrini su rigore nonostante il vantaggio iniziale firmato da Ceballos.

L’entusiasmo generato da quella bella vittoria, forse, fece pensare all’Italia di poter battere chiunque senza fatica. E nel secondo turno arrivò un ko di misura con la Polonia (1-0, gol di Bielik) che risulterà decisivo al fine del passaggio in semifinale. La vittoria per 3-1 sul Belgio (reti di Barella, Cutrone e del solito Chiesa) non basterà agli azzurrini per qualificarsi, complice il roboante 5-0 delle Furie Rosse sulla Polonia: la classifica avulsa premierà la Spagna, prima del girone. Con la squadra di Di Biagio, seconda, eliminata troppo presto per quanto visto sul campo.

Euro 2021 e un Portogallo troppo forte

Due anni più tardi, nell’edizione giocata tra Ungheria e Slovenia, il destino ha rimesso la Spagna sul cammino dell’Italia. In panchina siede già Paolo Nicolato, lo stesso commissario tecnico che dal 22 giugno all’8 luglio andrà a caccia del titolo europeo. L’avventura degli azzurrini – a onor del vero meno attrezzati rispetto al 2019 – parte con due pareggi sofferti: 1-1 con la Repubblica Ceca grazie al gol di Scamacca, 0-0 con le Furie Rosse. Che ovviamente vincono le altre due gare e chiudono in testa il girone. Fortunatamente per l’Italia questa volta ci sono i quarti di finale, ai quali accedono le prime due. E gli azzurrini non falliscono l’appuntamento battendo 4-0 la Slovenia. 

Nella fase a eliminazione diretta, però, si ritrovano di fronte il Portogallo. Una squadra fortissima, che può permettersi di tenere in panchina Leao potendo contare su Dany Mota, Diogo Jota, Gonzalo Ramos, Vitinha, Florentino e altri giocatori che oggi militano nei massimi campionati europei. L’Italia, nonostante questo, gioca alla grande e rimonta due volte i lusitani nei primi 90′ grazie a Pobega, Scamacca e Cutrone. Poi, però, capitola sotto i colpi di Jota e Conceiçao ai supplementari. Finisce 5-3. Ma questa volta il rammarico è poco. Il Portogallo chiuderà il torneo secondo cedendo solo in finale alla Germania. Più di così gli azzurrini non avrebbero potuto fare. E ora, tra Romania e Georgia, sedi di Euro 2023, si va a caccia del riscatto. 

Foto: Lapresse