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Calcio

La Roma sfiora l’Europa League, il Siviglia vince ai rigori nella partita più lunga della storia

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Dybala Roma

La Roma non è riuscita nell’impresa di conquistare l’Europa League, il secondo trofeo europeo per importanza. I giallorossi hanno pareggiato con il Siviglia per 1-1 al termine di tempi regolamentari e supplementari (146 minuti di gioco complessivo: è diventata la partita di calcio più lunga della storia), ma ai calci di rigore si sono dovuti arrendere per 4-1 contro la compagine spagnola, davvero maestra di questo torneo.

Gli uomini di José Mourinho hanno mancato l’appunto con il secondo sigillo continentale consecutivo dopo la Conference League alzata al cielo lo scorso anno, mentre il Siviglia vince per la settima volta (considerando anche la Coppa UEFA) dopo le affermazioni del 2006, 2007, 2014, 2015, 2016, 2020. La Roma deve anche dire addio alla possibilità di giocare la prossima Champions League, a cui invece vengono ammessi gli andalusi.

Paulo Dybala aveva messo a segno il gol del vantaggio al 35′, ma il Siviglia aveva pareggiato in avvio di secondo tempo con un’autorete di Mancini. Alla Roma non sono mancate le occasioni per chiuderla, tra cui un potenziale rigore non concesso nel finale dei tempi regolamentari per un possibile fallo di mano e la traversa colpita da Smalling allo scadere del secondo infinito tempo supplementare (addirittura 12 minuti di recupero).

LA CRONACA DELLA PARTITA

Mourinho sorprende tutti schierando a sorpresa Paulo Dybala dopo un lungo stop e adotta il 3-4-2-1: Rui Patricio tra i pali protetto da Mancini, Smalling e Ibanez; chiavi del centrocampo affidate a Cristante e Matic, con Celik e Spinazzola sulle fasce; Dybala e Pellegrini dietro all’unica punta Abraham. Mendilibar replica con il 3-2-3-1: Bounou tra i pali difeso da Navas Badé, Gudely, Telles; Rakitic e Fernando davanti alla difesa; Ocampos, Torres, Gil agiscono alle spalle dell’unica punta En-Nesyri.

Fasi di studio iniziali, poi la partita si infiamma per opera della Roma: al 12′ Dybala va via sulla sinistra e serve un pallone splendido per Spinazzola in area di rigore, ma il tiro del centrocampista è debole e Bounou respinge a pugni uniti. La partita è molto rognosa e spezzettata, interrotta nella parte centrale del primo tempo dal lancio di alcuni fumogeni. La Roma è comunque baldanzosa e al 35′ passa in vantaggio: contrasto a centrocampo, il pallone finisce sui piedi di Mancini, che si inventa uno splendido filtrante per Dybala, il quale controlla di sinistro e poi si inventa uno splendido diagonale rasoterra. Maxi recupero di sette minuti, durante i quali Rakitic colpisce il palo con un gran sinistro da fuori area.

La Roma si salva e torna negli spogliatoi in vantaggio, ma al rientro in campo il Siviglia alza sensibilmente il ritmo e al 55′ pareggia: cross di Ocampos dalla sinistra, Mancini interviene in maniera scomposta per anticipare un avversario e purtroppo firma un autogol. I giallorossi hanno un’occasionissima al 67′: Abraham tocca al volo ma Bounou si salva, il pallone sguscia e Ibanez può calciare a porta spalancata ma svirgola incredibilmente. Subito dopo uno stanchissimo Dybala è uscito dal campo per fare spazio a Wijnaldum. Al 75′ tocca a Belotti per Abraham.

Un brivido percorre sulla schiena di tutti i tifosi romanisti al 76′ quando Taylor assegna un calcio di rigore per un presunto fallo di Ibanez su Ocampos, ma viene richiamato al VAR e si nota che il romanista è intervenuto sul pallone, facendo ritornare il fischietto sulla sua scelta. L’arbitro è in confusione totale nella gestione del match, mentre all’84mo minuto Belotti va vicinissimo al gol con una splendida girata al volo su cui Bounou ci mette la punta delle dita. Sei minuti di recupero, con un brivido per la Roma negli ultimi istanti. Si va ai supplementari.

La stanchezza regna sovrana nei trenta minuti aggiuntivi e succede davvero molto poco, fino all’undicesimo minuto di recupero nel secondo tempo quando Smalling colpisce la traversa con un colpo di testa. Il punteggio non si sblocca (1-1) e tutto si decide ai calci di rigore. Botta e risposta tra Ocampos e Cristante, poi Lamela trasforma mentre il tiro di Mancini viene parato da Bounou con il piede di richiamo. Rakitic trasforma e Ibanez colpisce il palo. Montiel ha sui suoi piedi il rigore della vittoria: sbaglia il primo tentativo, ma l’arbitro fa ritirare per il movimento di Rui Patricio (che aveva parato) e Montiel non sbaglia la seconda prova regalando l’Europa League al Siviglia.

Foto: Lapresse