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Calcio

Gli attaccanti dell’Italia per la Nations League: Immobile e Retegui i numeri 9, Raspadori unico 10. E sugli esterni…

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Italia vs Inghilterra - Qualificazioni Euro 2024 - Mateo Retegui esulta con Lorenzo Pellegrini

Un 10, due 9 e tanti esterni che si possono adattare al ruolo di seconda punta. Le convocazioni di Roberto Mancini per la final four di Nations League parlano chiaro: in attacco non ci sono posti garantiti. Le alternative sono tante e alcuni troveranno più spazio di altri. Ma tutto dipenderà dal modulo che il Ct deciderà di impiegare: 3-5-2, 3-4-3 o 4-3-3? Il dubbio è lecito, soprattutto se si scorrono i nomi del 23 giocatori che compongono il gruppo azzurro. E se si tiene conto dei segnali arrivati dalla stagione 2022-23, sia in campionato che nelle coppe europee.

Focalizzando l’attenzione sull’attacco i convocati di Mancini sono sei, distribuiti in rigoroso ordine alfabetico: Federico Chiesa (Juventus), Wilfried Gnonto (Leeds), Ciro Immobile (Lazio), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Tigre) e Nicolò Zaniolo (Galatasaray). Quest’ultimo, nella lista ufficiale stilata dall’Italia, rientra tra i centrocampisti. Ma per caratteristiche tecniche non può che far parte dell’arsenale offensivo a disposizione del commissario tecnico e del suo staff. Cerchiamo di fare due conti partendo da qui.

L’estro di Jack, la forza di Chiesa

Il tecnico, si sa, stravede per Raspadori. Che ha movenze e classe da numero 10. E sa anche segnare. Per caratteristiche sarebbe perfetto nel 3-5-2, agendo da seconda punta libera di svariare accanto a uno tra Immobile e Retegui. Magari con Pellegrini e Barella mezze ali d’assalto, pronti a buttarsi dentro per ricevere i cioccolatini del talento del Napoli così come i due esterni a tutta fascia – Di Lorenzo e Dimarco -. Lo stesso potrebbe fare nel 4-3-3, partendo largo per poi accentrarsi, con Chiesa o Zaniolo – più di Gnonto – sul lato opposto. Ma così facendo giostrerebbe più lontano dalla porta. Forse non è un bene.

Il numero 9 sarà giocoforza uno tra Immobile e Retegui. Il primo è la certezza, l’uomo d’esperienza che in Nazionale non ha mai fatto tanti gol ma che lotta e suda per la maglia come pochi. Il secondo la scommessa, finora vinta, del Ct. I due gol segnati al debutto tra Inghilterra e Malta lo mettono in pole position ma il ballottaggio è più che aperto. Solo uno dei due vestirà i panni di centravanti azzurro dal 1′. L’altro subentrerà a gara in corso.

Tra i tre attaccanti rimasti Gnonto pare quello destinato alla panchina. La forza fisica di Chiesa e Zaniolo, due ragazzi con grandissime qualità ma bersagliati dagli infortuni, è un elemento da tenere in considerazione. Entrambi garantiscono quegli strappi sulla trequarti che nel calcio moderno fanno la differenza. E possono sdoppiarsi tra il ruolo di esterno e seconda punta, risultando adatti sia in caso di 3-5-2 che di tridente nel 4-3-3 o 3-4-3. Se staranno bene, di testa e di gambe, non ci sorprenderebbe vederli in campo fin dall’inizio. Almeno uno dei due. Con la stagione che hanno vissuto, tra Juve, Roma e Galatasaray, siamo certi che siano pronti a spaccare la porta. Una cosa di cui l’Italia ha davvero bisogno. 

NATIONS LEAGUE 2023: I CONVOCATI DELL’ITALIA PER LE FINALI

Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Empoli)

Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Leonardo Bonucci (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Leonardo Spinazzola (Roma), Rafael Toloi (Atalanta)

Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Sassuolo), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Marco Verratti (Paris Saint Germain), Nicolò Zaniolo (Galatasaray)

Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Wilfried Gnonto (Leeds), Ciro Immobile (Lazio), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Tigre)

Foto: Lapresse