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Cosa è successo a Matteo Berrettini e perché è scoppiato a piangere a Stoccarda. E quelle smorfie…

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Matteo Berrettini

La carriera di Matteo Berrettini, da quella finale a Wimbledon del 2021 che sembrava foriera di grandi e sempre più ambiziosi traguardi, si è rivelata un autentico calvario nell’ultimo biennio, con una catena di infortuni che non ha mai consentito al tennista italiano di poter competere con regolarità per più di 90 giorni consecutivi.

Oggi a Stoccarda il classe 1996 è tornato in campo dopo uno stop forzato di due mesi: non giocava infatti dal Masters1000 di Montecarlo e, per la seconda annata di fila, ha di fatto saltato l’intera stagione sulla terra rossa. In Germania ha ritrovato l’amata erba, peraltro in un torneo che ha vinto nel 2019 ed anche nel 2022. Il sorteggio non è stato benevolo e gli ha riservato al primo turno il connazionale Lorenzo Sonego, reduce dagli ottavi di finale al Roland Garros, dunque in piena forma e fiducia. Un derby senza storia, terminato per 6-1, 6-2 a favore del piemontese in appena un’ora ed undici minuti.

COSA È SUCCESSO A MATTEO BERRETTINI A STOCCARDA

Nel corso del quinto game del secondo set, quando era sotto per 4-0 (dunque con due break subiti), il romano si è lasciato andare a delle ripetute smorfie: di dolore o di frustrazione? La partita l’ha comunque terminata senza palesare problematiche evidenti nei movimenti, anche aggiudicandosi due giochi. Di sicuro il linguaggio del corpo non è apparso quello ideale. Si è visto un Berrettini sfiduciato, quasi sconfortato dinanzi ad una situazione mentalmente difficile da accettare: lui, grande specialista dei campi in erba, ma così distante dai fasti del passato recente, irriconoscibile ai suoi stessi occhi.

Al termine del match Berrettini ha abbracciato Sonego, la cui espressione del volto è apparsa sconsolata e piena di amarezza per quello che sta passando il compagno di Coppa Davis. Poi, mentre stava per andare negli spogliatoi, accompagnato dagli applausi del pubblico, improvvisamente è scoppiato a piangere, coprendosi il viso con la mano sinistra. Un gesto spontaneo e di grande naturalezza, che testimonia come questi ragazzi siano prima di tutto degli uomini, ciascuno con i propri spettri e paure.

L’auspicio è che le lacrime fossero di frustrazione e provocate dalla constatazione di essere ancora ben distante da uno stato di forma accettabile. Se lo sfogo è invece stato provocato da una problematica fisica non ancora risolta, allora ciò getterebbe pesanti ombre sul prosieguo di carriera del più forte tennista che, risultati alla mano, l’Italia abbia avuto negli ultimi 40 anni.

La prossima settimana Matteo Berrettini sarà impegnato al Queen’s, dove difenderà i 500 punti della vittoria ottenuta nel 2022, che peraltro bissò la prima affermazione del 2021. La speranza è che possa pian piano ritrovare fiducia nel proprio tennis e, soprattutto, nel proprio fisico.

Foto: Lapresse