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Calcio

Com’è stata la stagione dell’Inter? Due trofei in bacheca e la Finale più prestigiosa, a caccia di un mini triplete

Dopo la vittoria della Supercoppa Italia e della Coppa Italia, la squadra di Inzaghi può vincere la coppa più importante di tutte.

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Simone Inzaghi (©LaPresse)
Simone Inzaghi (©LaPresse)

L’Inter ha vissuto tante vite diverse lungo questa stagione già lunghissima di per sé, ma altrettanto complicata dai Mondiali in Qatar tra novembre e dicembre del 2022.

Prima del Mondiale che ha incoronato l’Argentina di Messi, la squadra nerazzurra era già una squadra che aveva perso tanto in campionato, ma era assolutamente in grado di recuperare sul Napoli che correva forte. Il massimo delle energie infatti l’Inter l’aveva usate in Champions League, dove era stata capace di tener fuori dagli ottavi di finale il Barcellona, poi vincitore della Liga.

Dopo la vittoria con il Napoli del 4 gennaio, che nelle ipotesi dei più riapre il campionato e la vittoria schiacciante in Supercoppa Italiana contro il Milan per 3-0, l’Inter però rincula paurosamente, perdendo partite e punti contro Monza, Empoli, Sampdoria e Bologna.

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Troppo stanchi e sempre in preda agli infortuni uomini fondamentali come Lautaro, Lukaku, Brozovic, Dumfries, tutti uomini che il Mondiale ha consumato.

Torna però la Champions League e l’Inter si sveglia. Continua a perdere inopinatamente in campionato, tanto da mettere a rischio la qualificazione alla prossima Champions League, ma in Coppa Italia supera la Juve in semifinale e in Champions batte Porto e Benfica, arrivando in semifinale contro il Milan.

Ad aprile, in una serie interminabile di partite, l’Inter si gioca tutto e lo fa alla grande. Vince anche la Coppa Italia contro la Fiorentina, arriva in finale di Champions battendo nettamente il Milan in tutte e due le partite, recupera in campionato dove arriva terzo.

Ora la prova più difficile di tutte contro il Manchester City, la squadra più forte del mondo, nella finale della Champions League. L’impresa è ardua ma l’Inter non poteva arrivarci meglio di così. Adesso spetta al campo decidere chi premiare.

Foto: LaPresse