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Chi vince il Giro del Delfinato, poi vince il Tour de France? Non succede dal 2018…

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Jonas Vingegaard

Domenica 4 giugno prenderà il via da Chambon-sur-Lac la 75a edizione del Giro del Delfinato. La corsa a tappe di otto giorni nel sud-est della Francia apre ufficialmente il percorso di avvicinamento al Tour de France, che prenderà il via da Bilbao, in Spagna, sabato 1° luglio. Un cliché che spesso viene ripetuto nel ciclismo è che chi vince il Delfinato, poi è il grande favorito per trionfare alla Grande Boucle. Ma quanto c’è di vero in questa affermazione?

Partiamo col dire che l’accoppiata è riuscita 14 volte nella storia, con il transalpino Louison Bobet che nel 1955 fu il primo a riuscirci. Da allora ci sono riusciti alcuni dei più grandi nomi della storia di questo sport: da Anquetil nel ’63 a Merckx nel ’71, da Hinault nel ’81 a Indurain nel ’95. Tra il 2002 ed i 2003 Lance Armstrong divenne il primo a riuscirci per due anni consecutivi, salvo poi veder cancellati i suoi trionfi al Tour. Il collegamento Delfinato-Tour è tornato poi di grande moda nel periodo di “dominio” del Team Sky: Bradley Wiggins vinse entrambe le corse nel 2012, Chris Froome ci è riuscito tre volte tra il 2013 ed il 2016, mentre Geraint Thomas è stato l’ultimo a fare l’accoppiata nel 2018.

Per quanto 14 su 74 non sembri una percentuale così alta, il dato è in realtà piuttosto significativo, specialmente perché dagli anni ’50 ad oggi, è sempre successo almeno una volta per “decade”. Basti pensare che l’accoppiata Tour de Romandie-Giro d’Italia si è verificata appena sette volte, solo cinque quella composta da Giro del Trentino (ora Tour of the Alps) e Giro, ed entrambe sono senza dubbio corse che per disegno e posizione nel calendario sono tappe importanti nella preparazione alla Corsa Rosa.

Se la domanda è: Chi vince il Giro del Delfinato, poi vince il Tour de France? La risposta è dunque no, ma sarebbe superficiale non vedere la correlazione tra i risultati delle due corse. Ogni stagione, ogni edizione delle corse fa storia a sé, ma è evidente come il Giro del Delfinato faccia spesso da primo banco di prova per i corridori di classifica per testare la propria condizione. Lo scorso anno ad esempio il Delfinato vide trionfare Roglic, ma la sensazione fu che in casa Jumbo-Visma quello che andava più forte fosse Jonas Vingegaard, che andrà poi a prendersi il successo a Parigi. Sarà dunque interessante osservare la breve corsa a tappe che partirà domenica, non tanto per conoscere in anticipo il nome del vincitore del Tour, ma per avere delle prime interessanti indicazioni sulla forma dei grandi protagonisti.

Foto: LaPresse