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ATP Queen’s, Carlos Alcaraz: “Ho bisogno di giocare tante ore su erba. Wimbledon? Le aspettative sono basse”

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Carlos Alcaraz nella giornata di ieri ha mosso i suoi primi passi su erba della stagione e ha superato, non senza fatica, l’esordio nel torneo del Queen’s. Il tabellone del torneo londinese (ATP 500) proponeva un avversario davvero ostico su questa superficie come Arthur Rinderknech e il punteggio conferma come l’equilibrio sia stato totale. 46 75 76 in 2 ore e 37 minuti di gioco.

Al termine dell’incontro il tennista spagnolo ha raccontato le sue sensazioni in conferenza stampa: “Era il mio primo match su questa superficie e all’inizio è stato complicato. Sull’erba non è mai facile, ma ovviamente dovevo rimanere in partita. Durante il match mi dicevo che sarei migliorato sempre di più per sentirmi meglio in campo. Ho anche pensato che avessi bisogno di tante ore in campo, di giocare il più possibile. Quindi è stato bello avere questo esordio così difficile”. (Fonte: TennisWorldItalia).

Il semifinalista del Roland Garros ha vinto la partita più da combattente che con colpi di fioretto“Lo dico dopo aver vinto, se avessi perso sarebbe stato completamente diverso, ma è stato davvero positivo per me. Mi sento pronto per giocare questo tipo di partite. Quello che è successo a Parigi è che stavo giocando una semifinale del Grande Slam contro Novak, ma il passaggio dalla terra battuta all’erba è totale. Qui non ci sono lunghi incontri, è più una questione di servizio e volée”. 

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Il murciano passa poi ad analizzare la sua condizione atletica. “Mi sento benissimo fisicamente. Mi piace giocare i match al meglio dei 5 set e amo le battaglie. Devo pensare e sentire la differenza tra qualsiasi altro torneo e un Grande Slam. Devo adattarmi. Wimbledon? Onestamente, le mie aspettative per questo torneo non sono troppo alte. Ho giocato due tornei su erba nella mia carriera, tutti e due ai Championships, solo cinque o sei partite in tutto”.

Sui Championships, il pensiero è chiaro: “Devo aggiungere ore di gioco sull’erba e fare più esperienza. Al momento le mie aspettative di vincere questo torneo non sono molto alte. Mi piace giocare sull’erba, è una cosa bellissima ed è la superficie dove il tennis di tutti diventa bello. Servizio e volée, ritorno e volée, slice. Federer ha portato l’eleganza su questa superficie. Mi piace colpire bene, dropshot, volée, ecco perché mi piace giocare sull’erba”.

Foto: LaPresse