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Atletica, Andrea Dallavalle: “Non mi aspettavo la cittadinanza così veloce a Diaz, ma è uno stimolo”

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Andrea Dallavalle è stato intervistato da Ferdinando Savarese nel corso di SprintU2,  trasmissione in onda su SportU2 in collaborazione con OA Sport. Il giovane triplista italiano (classe 1999), che nel suo palmarès può vantare un bellissimo argento ottenuto agli Europei di Monaco dell’anno scorso e un ottimo quarto posto conquistato ai Mondiali di Eugene sempre nel 2022, ha trattato diversi argomenti molto interessanti.

Il nativo di Piacenza ha esordito parlando delle sue attuali condizioni fisiche: “Ora sto bene dopo aver avuto un periodo un po’ travagliato nella preparazione invernale. Sono arrivato a febbraio a fare la prima gara che era andata discretamente bene, poi ho avuto qualche ricaduta con la caviglia e il piede e ci è voluto del tempo per recuperare. Adesso mi sto allenando bene e spero di fare al più presto delle misure paragonabili a quelle degli ultimi due anni”.

L’atleta italiano, che nella sua unica gara stagionale finora disputata ha fatto segnare un 16.76 con corsa ridotta, ha successivamente aggiunto: “Sono due anni che salto la stagione indoor sempre per qualche problema. Di inverno faccio sempre fatica ad allenarmi bene perché non abbiamo strutture al coperto a Piacenza e spesso dobbiamo arrangiarci. Quest’anno ero andato a Tenerife e c’era la possibilità di prepararmi adeguatamente. In programma avevo sia gli italiani che gli Europei indoor, ma purtroppo il fisico non mi ha aiutato e non ho potuto esserci a entrambi gli eventi”.

Dallavalle ha poi cambiato focus e ha parlato delle differenze generali più grandi che si sono viste tra le Olimpiadi di Tokyo (dove l’azzurro ha ottenuto un nono posto) e i Mondiali dell’anno scorso: “A Tokyo il livello era molto alto perché comunque i primi sei hanno fatto tutti sopra i 17,40 metri, mentre l’anno dopo ai Mondiali di Eugene non ci sono stati grandi risultati e io sono stato bravo e fortunato a inserirmi in quarta posizione”.

Dopo una stagione di “riposo”, l’inizio di 2023 ha già fatto capire che quest’anno sarà diverso: “In questa prima parte di stagione ci sono già stati dei risultati pazzeschi sia dai soliti atleti sia dai nuovi ragazzini che stanno venendo fuori. Per questo motivo io dovrò lavorare ancora di più per poter essere competitivo”.

Non è in seguito mancato un commento su Andy Diaz, fenomeno del salto triplo che ha ottenuto recentemente la cittadinanza italiana dopo essere stato “costretto” ad andare via da Cuba, suo Paese natale: “Andy lo conosco, è un bravissimo ragazzo e mi dispiace che sia dovuto scappare da casa sua. Si è ritrovato qui in Italia in una situazione migliore rispetto a prima, ma è stato tutto un po’ un terremoto perché non mi aspettavo una cittadinanza così veloce. Però è successo e adesso lo considero solo come uno stimolo in più per migliorare”.

Infine, Andrea ha svelato che attualmente non sa ancora la data precisa del suo ritorno in gara: “Stiamo ancora valutando giorno dopo giorno come sto. Ora sto lavorando tanto e prima del rientro dobbiamo ovviamente alleggerire la quantità di lavoro. Comunque probabilmente tornerò a gareggiare verso metà luglio”.

L’INTERVISTA COMPLETA AD ANDREA DALLAVALLE

Foto: FIDAL/Colombo