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MotoGP, GP Francia 2023. Poker Ducati o tris di Jack Miller. Questi i temi caldi del weekend di Le Mans, dove rientra Marc Marquez

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Francesco Bagnaia

Se la MotoGP fosse un meme, in questo momento sarebbe “Confused John Travolta”, la famosa GIF tratta dalla scena di Pulp Fiction in cui Vincent Vega, il personaggio interpretato dal celebre attore, allarga le braccia e si guarda in giro perplesso all’interno di un soggiorno, non capendo da dove arrivi la voce di Mia Wallace (Uma Thurman) che gli sta parlando attraverso un interfono. Ebbene, questo è il miglior modo di descrivere la ricerca di un candidato al titolo alternativo a Francesco Bagnaia, che a dispetto di due cadute in quattro gare, è saldamente al comando della classifica iridata.

D’altronde Fabio Quartararo, il rivale principale dell’ultimo biennio, corre con un mezzo meccanico decisamente inferiore. Domenica si gareggerà proprio in casa di El Diablo, che però a Le Mans non ha mai veramente brillato. Peraltro, alla luce della competitività corrente della Yamaha, per il francese già salire sul podio andrebbe considerata un’impresa epocale.

Marc Marquez farà il proprio ritorno in azione dopo un mese e mezzo, ma quale sarà il livello dello spagnolo, vittima dell’ennesimo infortunio traumatico? Resta il pilota migliore di quest’epoca, se integro fisicamente. Il guaio è che quell’integrità non c’è più da quasi tre anni. La pioggia, spesso protagonista nel Bugatti Circuit, potrebbe aiutarlo. Però Honda rimane una moto scorbutica e intrattabile, chiedere a Joan Mir per informazioni in merito. Al di là di queste considerazioni, il distacco da Pecco del ventiquattrenne transalpino e del trentenne spagnolo è già elevato. Troppo?

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Ducati è la moto egemone e Bagnaia ne è il “profeta”, essendo colui che la sa portare al limite più di ogni altro. A volte anche oltre, altrimenti non sarebbe finito a terra due volte su quattro. Cionondimeno, avversari sul lungo periodo proprio non se ne vedono. I temi del weekend sono, in realtà, altri e riguardano situazioni che non si verificano da tempo immemore.

Si è già parlato in una monografia della possibilità di vedere Ducati vincere quattro edizioni consecutive dello stesso Gran Premio con quattro piloti diversi, dinamica che non capita ormai dal 2002. Al contempo, se dovesse piovere, occhio a Jack Miller. L’australiano cerca di diventare il primo pilota dopo 20 anni a vincere nella classe regina con tre marchi diversi. Al suo attivo ci sono affermazioni con Honda e Ducati. Il podio di Jerez de la Frontera dimostra come Jackass abbia l’opportunità di imporsi anche con Ktm, ereditando quindi il testimone da Loris Capirossi, ultimo uomo ad aver trionfato con tre Case differenti (Yamaha, Honda, Ducati).

Foto: MotoGPpress.com

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