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Juventus, Allegri: “I ragazzi meritano la finale. Siviglia? Ho tre dubbi di formazione”

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Massimiliano Allegri

Giovedì 18 maggio, dunque domani, potrebbe essere una data importantissima per la Juventus di Massimiliano Allegri in attesa della sentenza del 22 maggio (LEGGI QUI). I bianconeri avranno infatti l’opportunità di accedere alla finale della UEFA Europa League: ma prima dovranno superare un avversario che, nella gara di andata, si è dimostrato tosto e ostico. Si tratta del Siviglia allenato da mister Jose Luis Mendilibar. E a partire dalle 21.00, tra poco più di 24 ore, la Vecchia Signora scenderà in campo.

La cornice che farà da sfondo a questo incontro che si prevede spumeggiante, sarà lo stadio di Siviglia, il Ramon Sanchez Pizjuan. Nel primo dei due confronti nessuna delle due compagini è riuscita a imporsi. Anzi, la Juventus allo Stadium, ha faticato tremendamente ed è riuscita a riacciuffare la sfida solamente al 93esimo con Federico Gatti. Si ripartirà quindi dall’1-1 visto in Piemonte e qualche minuto fa, Allegri, ha parlato in conferenza stampa per presentare la partita. Il tecnico ha voluto predicare calma ed è stato diretto: “I ragazzi meritano la finale”. Tanta speranza in vista della sentenza e soprattutto per la stagione travagliata vissuta sin qui.

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La meritocrazia: “Noi dobbiamo pensare solo al campo, è una partita da giocare e tutta la squadra ha voglia di raggiungere una finale in un’annata folkloristica. I ragazzi meritano questa finale. Domani ci vorrà personalità e lucidità. Quando sei vicino al traguardo vorresti arrivarci subito ma invece ci vuole calma. I ragazzi sono stati bravi, io non sono stato un parafulmine, assieme alla società abbiamo lavorato per arrivare a questo momento. Domani è un’opportunità importante per raggiungere un’altra finale che sarebbe un bel risultato, tra l’altro mi farebbero un ben regalo perché a Budapest non ci sono mai stato”.

Il bilancio dell’annata: “Bisogna analizzare quanto fatto quest’anno. Ci sono state cose negative e poi si sono create opportunità. Abbiamo giovani che hanno giocato molto, hanno dato energia aiutando anche i vecchi. La Juve si ritrova ad avere un patrimonio che è una cosa molto importante. Non possiamo costruire tutto in un attimo, bisogna cercare di costruire bene, arrivare in fondo bene e chiudere al meglio. A fine stagione valutiamo tutto perché ci sono cose da migliorare. Con lucidità e fermezza, ora bisogna essere concentrati su quanto c’è da fare”.

Il fattore giovani e l’impatto di Fagioli: “La fortuna che noi abbiamo di avere giovani nati nel 2000… Normale che devi passare da alcuni momenti. Ci sono momenti ottimi e alcuni meno positivi, fa parte della crescita. A 26-27 anni si ha il massimo della maturazione, si spiega Rabiot che oggi gioca partite diverse rispetto all’anno scorso. Fagioli dopo gli errori col Sassuolo e col Napoli poi non ne ha più commessi. Ma sono ragazzi, lui come Iling, Barrenechea, che si è fermato per il tendine, Soulé, Gatti che quando è arrivato ha fatto buone partite e s’era un po’ perso. Sei alla Juventus, non è facile perché la maglia ha una pesantezza diversa rispetto alle altre”

Il commento sul Siviglia e i dubbi di formazione: “Questa è un’opportunità. Il Siviglia è forte, ci ha fatto gol e ci siamo disuniti. Loro giocheranno in casa, ma siamo pronti a ogni evenienza sapendo che la gara può durare 120 minuti. Devo decidere domattina, ho un dubbio in difesa, uno a centrocampo e uno in attacco. La partita sarà lunga e si possono cambiare in corsa, può andar bene sperando di indovinare la formazione. Ma ci sarà bisogno di altre caratteristiche e vedremo come sistemare le cose. Se ce ne sarà bisogno”.

Foto: LaPresse