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Calcio

Il cammino della Roma in Europa League: per aspera ad astra. Dal tonfo Ludogorets…a Budapest

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Gianluca Mancini José Mourinho

E pensare che questo cammino trionfale, su cui manca solo la ciliegina, è iniziato con un’amara sconfitta. Ma procediamo con ordine e torniamo indietro di qualche mese: con esattezza all’8 settembre 2022. A partire dalle ore 18.45 nell’Huvepharma Arena di Razgrad, in Bulgaria, la Roma di José Mourinho ha cominciato il proprio percorso in Europa League. Ma l’esordio è stato un vero e proprio tonfo con il Ludogorets. 2-1 per i bulgari che hanno siglato la seconda rete, dopo il pareggio di Shomurodov all’86esimo, soli due minuti dopo con Nonato.

ROMA: IL CAMMINO IN EUROPA LEAGUE

IL GIRONE

La strada si è messa subito in salita ma Mourinho e i suoi non hanno mai mollato e, all’interno del Gruppo C, hanno iniziato pian piano a carburare. 3-0 netto all’Olimpico contro l’HJK, poi ancora 1-2 e sempre nello stadio della Capitale contro l’altra squadra di Siviglia, il Betis: da qui la svolta.1-1 al Benito Villamarin, 1-2 a Helsinki in casa dell’HJK e 3 schiaffoni rifilati al Ludogorets tra le mura amiche. Da questo momento: girone concluso al secondo posto con 10 punti raccolti alle spalle del Betis (16 punti), e pausa Mondiale qatariota.

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I SEDICESIMI DI FINALE

La Roma è poi nuovamente scesa in campo nella seconda competizione europea per club, solamente il 16 febbraio, in occasione dei sedicesimi di finale contro il Salisburgo. Cocente ko: 1-0 alla Red Bull Arena con gol decisiva di Nicolas Capaldo. Una brutta mazzata che, però, non ha sortito alcun effetto negativo. Il grande carattere di questa squadra ha prevalso sulla paura: 2-0 davanti a 62.593 spettatori vestiti di giallorosso e ottavi di finale conquistati in scioltezza.

GLI OTTAVI, I QUARTI E LA SEMFINALE

Il 9 marzo 2023, nella gara di andata, Dybala e compagni hanno aperto le porte del proprio fortino alla Real Sociedad. El Shaarawy prima e Kumbulla poi, hanno rimandato la compagine di Barrenetxea a San Sebastian con le ossa rotte. Lo 0-0 della Reale Arena non è bastato agli spagnoli. Ai quarti di finale è però arrivato un’osticissimo Feyenoord. Una partita stregata quella giocata al De Kuip nel primo dei due confronti: 1-0 per gli olandesi con Pellegrini in grado di sbagliare un rigore.

Chiamata nuovamente a rispondere presente, la Roma, lo ha fatto. 4-1 dopo i tempi supplementari e pass per la semifinale conquistato. Il Bayer Leverkusen non ha retto la solidità mentale, fisica e difensiva dei giallorossi che con un solo gol segnato all’andata, hanno staccato un biglietto per la Finale di Budapest.

L’ULTIMO ATTO

Un percorso iniziato nel peggiore dei modi per la Roma che, però, è stata brava a rimettersi in carreggiata: è vero il gioco espresso a tratti (larghi tratti) non ha esaltato ma l’impegno, la determinazione e la tenacia di questa squadra hanno fatto davvero paura a volte. Ora non resta che un ultimo ostacolo: il Siviglia di Jose Luis Mendilibar. Chissà che il 31 maggio maggio 2023 e, la Puskas Arena di Budapest, non diventino una data e un luogo storico per i giallorossi. (LEGGI QUI).

Foto: LaPresse