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Ciclismo

Giro d’Italia 2023, chi è la ‘maglia nera’? Un neozelandese e un giapponese in corsa

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Gruppo ciclismo giro d'italia

Il Giro d’Italia 2023 è arrivato al “giro di boa” del percorso con la tappa numero 11 che da Camaiore ha portato il gruppo a Tortona. La prima metà di questa edizione è stata purtroppo caratterizzata dai tanti ritiri che hanno condizionato fortemente la lotta per la Maglia Rosa. Spostando però l’attenzione dalla cima della classifica alla sua coda, facciamo un punto sulla meno prestigiosa sfida per la “maglia nera”.

Tra il 1946 ed il 1951 al Giro d’Italia fu infatti assegnata questa speciale divisa per indicare l’ultimo della classifica generale o, per meglio dire, il primo classificato guardando la classifica al contrario. Il corridore che sarà per sempre associato alla maglia nera è Luigi Malabrocca, unico in grado ad assicurarsi per due volte il premio in denaro e la notorietà che questo risultato portava.

All’epoca la battaglia era sentitissima e portava con sé stratagemmi ed astuzie, quali nascondersi a bordo strada, fermarsi in una fattoria vicina e chi più ne ha più ne metta, tutto per disorientare i rivali ed arrivare ultimo. Col tempo e col decadere dei premi in denaro, la lotta per la maglia nera ha perso di interesse e di fascino ed è ormai diventata una di quelle storie che appartengono ad un ciclismo che non c’è più.

Nonostante questo, è un esercizio divertente andare a vedere chi edizione per edizione, avrebbe vinto il premio. Nelle ultime tre edizioni a chiudere la classifica ci sono stati nell’ordine Jonathan Dibben, Riccardo Milani e Roger Kluge. A metà percorso del 2023 c’è un corridore che ha allungato su tutti gli altri: il neozelandese Campbell Stewart. 

Con un ritardo di 2’18”06 il corridore del Team Jayco AlUla ha accumulato un vantaggio (o uno svantaggio) su tutti gli altri di quasi 5 minuti. Il penultimo in classifica è infatti il giapponese della Bahrain Victorious Yukiya Arashiro con un distacco di 2’13”17. Poco davanti a lui il belga della Trek Otto Vergaerde (+2’12”42), visto spesso a lavoro per Mads Pedersen, ed il serbo del Team Corratec Veljko Stojnic (+2’11”00), grande protagonista nella fuga odierna. Con le tappe di montagna che stanno per arrivare, vedremo questi distacchi crescere a dismisura e questa lotta infiammarsi.

Foto: LaPresse