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Basket 3×3, Mondiali 2023: la Rathausplatz di Vienna accoglie il meglio

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I Mondiali di basket 3×3, che partono ufficialmente domani e si concluderanno il 4 giugno, si giocano in uno dei luoghi più belli che l’Europa conosca. Teatro delle partite, infatti, è la Rathausplatz di Vienna, la piazza del municipio della città. Non per caso, in altro ambito, fu felice l’intuizione di organizzarvi l’Eurovision Village nel 2015, quando il concorso musicale approdò proprio nella capitale austriaca. Entrarvi significa essere circondati da un autentico pezzo di storia, come del resto lo è l’intera città sotto diversi aspetti.

E proprio qui è installato il campo che darà vita alle evoluzioni di 160 persone, rappresentanti 20 squadre nazionali al maschile e altrettante al femminile. A difendere i due titoli sono Serbia tra gli uomini, e in quel caso si è trattato del quinto trionfo, e la Francia, vittoriosa per la prima volta dopo davvero tantissimi piazzamenti.

I serbi, chiaramente, mantengono un importante ruolo di favoriti tra gli uomini. Sono cambiati gli interpreti e ora è Majstorovic ad avere il ruolo di totem accanto a Vasic, Brankovic e Stojacic in una squadra che non ha il più forte di tutti, Dusan Bulut. A contendere il titolo ci saranno gli Stati Uniti, cui si unisce una vecchia conoscenza dei campi sia americani che europei, Jimmer Fredette, un passato ai Sacramento Kings e, più di recente, in Cina e al Panathinaikos. Con lui Travis, Maddox e Barry, figure più abitudinarie del 3×3. Chiaramente anche Lituania e Olanda hanno qualcosa da dire, soprattutto la prima dopo l’argento del 2022. Riparte un po’ più “dal basso” la Lettonia, indicata come settima favorita proprio davanti alla Francia.

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Tra le donne, inevitabile guardare proprio alle transalpine come alle principali favorite. Il roster, del resto, non mente, con giocatrici in grado di far bene anche sul campo normale come Hortense Limouzin, Marie-Eve Paget, Laetitia Guapo e quella Marie-Michelle Milapie che Campobasso ha imparato a conoscere bene. Attenzione però agli Stati Uniti, che portano Linnae Harper, non fortunatissima in WNBA, ma che a Lucca ricordano bene nella stagione 2020-2021. Con lei Cierra Burdick, vista a Valencia quest’anno, la giovane speranza Hailey Van Lith, quest’anno a LSU in NCAA e con già un percorso attivo nelle selezioni nazionali giovanili, e la giocatrice di Stanford Cameron Lee Brink. Sono però tanti i nomi interessanti: la veterana lituana Giedre Labuckiene, Kamile Nacickaite con un lungo (e ottimo) peregrinare in Europa partito da Chieti, le sorelle canadesi Plouffe. E poi il sempre valido roster olandese, la Spagna con Sandra Ygueravide, l’Austria che schiera Sarah Sagerer ben nota al pubblico italiano visti i trascorsi a Virtus Bologna e Moncalieri.

In tutto questo, l’Italia si affida fondamentalmente a due che ormai sono diversamente totem. L’una, Rae Lin D’Alie, non ha neanche bisogno di presentazioni per quel che concerne il 3×3, l’altra, Sara Madera, vuole invece prendersi un posto di riguardo dato che più passa il tempo e più sembra in simbiosi con questa specialità, riuscendo felicemente a coniugarla con il basket classico. Non per caso, lei vive una situazione del tutto particolare: unitasi al raduno per gli Europei normali, è attualmente impegnata per i Mondiali in arrivo e, alla fine del viaggio con il gruppo di Andrea Capobianco, tornerà con quello di Lino Lardo. Le azzurre hanno giocato tre partite a St. Polten, con una vittoria e due sconfitte; c’è però da credere che, nel girone con Cina, Lituania, Romania e Israele, il senso delle cosa possa riguardare il superamento del turno come obiettivo minimo.

Foto: fiba3x3.com