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ATP Roma 2023, Jannik Sinner trema contro Shevchenko, poi si impone in 3 set

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Jannik Sinner

Jannik Sinner si qualifica per il terzo turno degli Internazionali d’Italia 2023. Nel Masters 1000 che ha a Roma la sua casa l’altoatesino deve soffrire più del dovuto con il russo Alexander Shevchenko, ma alla fine riesce a estrometterlo per 6-3 6-7(2) 6-2, andando così a prenotare l’ottavo con l’argentino Francisco Cerundolo.

Inizio complicato per Sinner, che si ritrova costretto a cedere la battuta a una versione di Shevchenko che sa incidere in risposta con grande efficacia, il che guasta temporaneamente i piani del numero 1 d’Italia. Poco male: il rovescio funziona, maltolto subito ripreso. I due cominciano ad affrontarsi ancora a viso aperto in game nei quali sfoderano l’artiglieria pesante, poi è l’italiano a rispondere bene di rovescio e a trovare una bella difesa che manda fuori giri il russo: 4-3, che diventa 6-3 perché la pressione fin dal primo colpo rimane fortissima.

Il secondo parziale comincia esattamente come il primo, cioè con il break da parte di Shevchenko. Stavolta, però, Sinner non lo recupera subito, e anzi il russo ha una chance del 4-1 in proprio favore. Lottatissimo, ma senza fortuna per l’azzurro un ottavo game da tre chance di rientro; le cose, però, si sistemano due giochi dopo, un po’ perché Shevchenko perde la racchetta dopo la battuta sul 30-30, un po’ perché arriva una grande risposta di rovescio subito dopo. La ricerca di pressione e angoli del russo, però, è il tema numero uno di un tie-break che finisce nelle sue mani per 7-2.

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Si deve dunque arrivare ad allungare il confronto, mentre sul Foro Italico di Roma la sera è ormai scesa e, insieme, c’è una temperatura che inizia a farsi freddina. Dopo quattro game da bei punti, ma senza brividi, è il quinto a segnare la svolta: bella palla corta, dritto difensivo che si perde chissà dove, e Sinner stavolta prende il volo. Lo fa fino al 5-2, quando rischia di perdere uno dei due break di vantaggio. Da 0-40, però, arriva fino alla chiusura, scordandosi inizialmente che il match è finito (un po’ alla Federer a Halle 2014), ma ricevendo poi l’applauso del Centrale.

Per Jannik 32 vincenti e 35 errori gratuiti contro i 23 e 34 di Shevchenko. Pur in una giornata chiaramente meno buona rispetto all’esordio, l’italiano riesce a mettere insieme il 71% di punti vinti con la prima e soprattutto il suo marchio di fabbrica, il 61% con la seconda.

23-34 SHE
32-35 SIN