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Nuoto, Campionati italiani 2023: Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi timbrano il cartellino, Lisa Angiolini impressiona nei 200 rana

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Sono andate in archivio le batterie della seconda giornata degli Assoluti primaverili di nuoto in vasca lunga a Riccione. Nel pomeriggio, a partire dalle 18.30, ci saranno le Finali che assegneranno i titoli e definiranno i qualificati nelle singole specialità ai prossimi Mondiali di Fukuoka (Giappone), in programma dal 23 al 30 luglio.

L’inizio del day-2 è stato all’insegna della velocità. Nei 50 dorso donne Silvia Scalia ha firmato il miglior crono di 28.06 e il suo obiettivo nel pomeriggio sarà quello di realizzare un tempo almeno da 27.70, per garantirsi il pass iridato. Non sarà semplice per lei, afflitta da malanni di stagione che non facilitano la respirazione. Tanto spirito di rivalsa nel 23.58 dei 50 farfalla di Federico Burdisso. Dopo la delusione di ieri nei 200 delfino, l’atleta dell’Aurelia Nuoto andava in cerca di sensazioni diverse e il suo personale parla chiaro. Vedremo se Piero Codia (23.95) saprà farsi valere nella Finale, ricordando il tempo-limite di 23.10 non semplice da ottenere.

Nei 100 delfino donne senza Elena Di Liddo, costretta a un stop per un problema alla spalla poi operata, Ilaria Bianchi ha fatto la voce grossa, svettando nell’overall mattutino con il crono di 59.02. Giulia D’Innocenzo potrebbe rappresentare un’insidia nell’atto conclusivo (59.10) per l’esperta emiliana. Complicato per entrambe ambire al 57.92 imposto dalla Federnuoto per essere in Giappone.

Thomas Ceccon ha timbrato il cartellino nei suoi 100 dorso: 54.31 per il veneto e una condizione fisica che si è confermata non esaltate. Il crono di 53.74, fissato dalla FIN per la qualificazione ai Mondiali, dovrebbe essere alla portata del primatista del mondo della distanza, che però in queste heat mattutine è apparso piuttosto affaticato, seppur con un margine importante rispetto a tutti. Non è un caso che il primo degli inseguitori, Matteo Brunella, abbia siglato un tempo di 1.07 (55.38) più lento di Thomas. Vedremo in Finale cosa accadrà.

Lisa Angiolini ha mostrato chiari segnali di vitalità, reduce dal titolo tricolore e dalla conquista di un posto per la rassegna iridata nei 100 rana in Giappone. La toscana ha ottenuto il miglior tempo delle batterie dei 200 rana in 2:26.11, nuotando in maniera molto facile e dando una grande impressione di sé. Basti pensare che la seconda della graduatoria complessiva, Alessia Ferraguti, ha chiuso in 2:30.00. Nel mirino di Angiolini c’è dunque un biglietto nipponico anche in questa specialità, considerando il tempo fissato dalla Federnuoto di 2:23.91. Decisamente meno brillanti sia la primatista italiana della distanza, Francesca Fangio (terza in 2:30.03), che Martina Carraro (sesta in 2:31.47).

Come ha fatto Thomas Ceccon, anche Nicolò Martinenghi ha timbrato il cartellino e si è andato a prendere il miglior tempo delle heat mattutine nei 100 rana di 59.53. Una condizione di forma non ottimale per l’azzurro, che chiaramente valuta il tutto in prospettiva iridata, dovendosi però guardare da una concorrenza diversa da quella di Ceccon nel dorso. Sì, perché Simone Cerasuolo (personale di 59.71) e Federico Poggio (59.75) sono assai agguerriti e faranno di tutto per contrastare l’incedere del lombardo. Il tempo-limite di 59.49 sarà il target per il vincitore.

A chiusura, la firma di Simona Quadarella è stata posta anche sui veloci, per lei, 200 stile libero donne: l’azzurra, vincitrice ieri e qualificata per i Mondiali negli 800 sl, si è cimentata nelle quattro vasche, svettando in 2:00.07 davanti alle giovani Giulia Vetrano (2:00.49) e Sofia Morini (2:00.82). Difficile che la romana possa, però, puntare all’1:57.26 (crono richiesto dalla FIN per i Mondiali).

Foto: LaPresse