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MotoGP, Massimo Rivola: “Oggi non siamo da Mondiale, ma Aprilia ha un futuro d’oro all’orizzonte”

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Massimo Rivola

Per la prima volta da quando è nata la MotoGP, Aprilia si è presentata al via di una stagione come una potenziale pretendente al titolo. Non avrebbe potuto essere altrimenti, alla luce del brillante 2022, durante il quale la Casa di Noale ha ottenuto la prima vittoria della sua storia nella classe regina ed è rimasta a lungo in corsa per l’Iride grazie al sorprendente Aleix Espargarò. Inoltre, Maverick Viñales si è progressivamente adattato allo stile di guida richiesto dalla RS-GP, ottenendo piazzamenti di grido.

Il 2023 non è cominciato male, anzi. Proprio Viñales si è classificato secondo a Portimao, punzecchiando Francesco Bagnaia. Successivamente però, le due gare americane non hanno portato in dote grandi risultati. Vero che Top Gun si è attestato in quarta posizione ad Austin, ma si è trattato di un traguardo raggiunto in maniera opportunistica, sfruttando le tante cadute altrui. Il ventottenne catalano ha 45 punti ed è quarto in classifica generale, ma il team manager Massimo Rivola tiene un basso profilo.

“Sinceramente non credo che in questo momento si sia pronti per vincere il titolo – ha detto al podcast ufficiale di MotoGP.com – aggiungendo però che “nel prossimo futuro lo saremo. Dobbiamo essere un po’ più efficienti nel nostro lavoro. C’è sempre spazio per migliorare in tanti piccoli campi”. D’altronde è indubbio come Aprilia abbia fatto passi da gigantessa rispetto al recente passato e si tratti, dunque, di proseguire sulla medesima strada.

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“Oggi abbiamo una moto performante perché lavoriamo meglio come azienda. Per esempio, una delle mie priorità è stata quella di liberare l’ingegner Romano Albesiano da qualsiasi incombenza gestionale, consentendogli di concentrarsi al 100% sull’aspetto tecnico. Gli investimenti del Gruppo Piaggio nel programma MotoGP ci hanno consentito di assumere figure di primissimo piano e di organizzare in lavoro in maniera produttiva”.

Cosa manca ad Aprilia per vincere il Mondiale? “Se lo chiedete ai piloti vi diranno che serve un motore più potente, un’elettronica più sofisticata, un’aerodinamica più efficiente. Insomma, vorrebbero miglioramenti su ogni aspetto della moto. Penso che possiamo farcela. Credo fermamente nel lavoro di squadra. All’orizzonte vedo un futuro d’oro per Aprilia. La mia unica missione è quella di portarla a vincere il Mondiale”.

Foto: MotoGPpress.com