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Juve-Inter 1-1: Lukaku all’ultimo secondo su rigore e dopo succede il finimondo

Pareggio all’ultimo secondo di Lukaku su rigore e finale di partita da scintille con tre espulsioni e risse varie. Il ritorno sarà una partita da non perdere.

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Romelu Lukaku (© LaPresse)
Romelu Lukaku esulta dopo il pareggio contro la Juventus (© LaPresse)

Infuocato derby d’Italia per la gara di andata della semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Inter. Il risultato finale è di 1-1 con pareggio all’ultimo secondo su rigore da parte di Lukaku, dopo il gol del vantaggio di Cuadrado. Tutto si deciderà nella partita di ritorno che ci sarà mercoledì 26 aprile, alle ore 21.00, allo Stadio “San Siro” di Milano.

Sembrava tutto deciso dopo il gol di Cuadrado all’81’, ma un regalo di Bremer concede un rigore all’Inter, Lukaku segna e da quel momento non c’è più pace. Espulso Lukaku per l’esultanza sotto la curva juventina, poi litigano Handanovic e Cuadrado dopo il fischio finale con altre due espulsioni e ulteriori problemi negli spogliatoi quando tutto sembrava spento.

Le scelte degli allenatori

La Juve di Allegri scende in campo con la migliore squadra a disposizione, al netto del portiere di Coppa, Perin che viene scelto per questa competizione. In difesa si pensava a una possibile difesa tutta brasiliana, ma Allegri ha scelto Gatti sul centrodestra, mentre a centrocampo ormai Fagioli è un titolare inamovibile. In attacco Di Maria dietro la prima punta Vlahovic.

Simone Inzaghi cerca di mischiare un po’ le carte anche per scuotere qualche suo calciatore. In porta va Handanovic al posto di Onana, la difesa ritrova D’Ambrosio sul centrodestra e soprattutto torna Dimarco a sinistra al posto dello spento Gosens. Fino all’ultimo si immaginava Lukaku titolare in attacco, mentre alla fine vicino a Lautaro Martinez ci va Dzeko.

Il primo tempo

La Juve parte forte con un’azione fantastica di Di Maria che dribbla Bastoni e tira preciso sul palo lontano. Handanovic si allunga e riesce a toccare in angolo. Poi la partita inizia a farla l’Inter che riesce ad arrivare però in porta solo una volta, con un tiro di Brozovic, calciato male e senza grande forza, parato da Perin. Per la Juve belle combinazioni Fagioli-Vlahovic ma che non portano a nessuna conclusione molto pericolosa.

Il secondo tempo

La seconda frazione si apre come si era chiusa la prima, ovvero con l’Inter che spinge, si attesta sui 30 metri dalla porta di Perin ma non riesce a sfondare. Grazie alla spinta costante di Dimarco però l’Inter ha il predominio del gioco e al 64’ va vicino al gol con Mkhitaryan, che sfiora il gol con un tiro alla sinistra di Perin. Entra Lukaku per Dzeko nell’Inter e Milik per Vlahovic per la Juve, con il polacco che sfiora il gol su un tiro-cross di Cuadrado non marcato da Gosens.

All’81 Gosens fa lo stesso errore, stringe troppo verso il centro dell’area di rigore, lascia da solo il colombiano che segna quello che sembrava essere il gol-partita. All’ultimo secondo di partita, su un pallone rimesso al centro di testa da Dumfries, Bremer tocca con la mano e concede un rigore all’Inter. Lukaku segna, zittisce la curva juventina e succede il finimondo.

Le prospettive

C’è poco da aggiungere per il futuro: impossibile perdersi il ritorno dopo una partita e un finale del genere.