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Formula 1

F1, Frederic Vasseur: “Leclerc è frustrato? Ha la solita motivazione di sempre, mi preoccuperei se fosse calmo…”

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Il Mondiale di Formula Uno 2023 prosegue nella sua pausa dovuta alla già ben nota cancellazione del Gran Premio della Cina, e che si concluderà solamente nel weekend del 30 aprile con la gara di Baku in Azerbaijan. In queste settimane non mancano le discussioni, specialmente in casa Ferrari, per un avvio di campionato ben al di sotto delle attese. La Red Bull sembra di un altro pianeta, ma in questo momento il team di Maranello appare la quarta forza del gruppo, alle spalle anche di Aston Martin e Mercedes.

Tutto quello che il team principal Frederic Vasseur sognava dal suo inizio di avventura con il Cavallino Rampante è stato spazzato via immediatamente già dal primo fine settimana di Sakhir, con le due gare successive che non hanno fatto altro che gettare sale sulle ferite. Se la SF-23 non va, anche i piloti stanno soffrendo in maniera particolare questo momento, in primis Charles Leclerc, che confidava di poter battagliare per il titolo con Max Verstappen in questo 2023.

Il numero uno del team Ferrari analizza la situazione del pilota monegasco: “Il ritiro in Bahrain, la penalizzazione di Jeddah, ancora un ritiro a Melbourne. Sicuramente Charles confidava in una prima parte di stagione di ben altro tenore. Niente è andato per il verso giusto, ma lo vedo con la stessa motivazione di sempre. Tre gare simili non possono certo cambiare il suo umore”. (Fonte: Speedweek).

Nonostante le parole di Frederic Vasseur, il “body language” del monegasco sembra dire ben altro. “I piloti spesso affrontano le interviste subito dopo la gara e, quando le cose non sono andate bene, la frustrazione è difficile da celare. Mi preoccuperei di più se fosse stato completamente calmo. Il suo dispiacere è comprensibile. Ho parlato a lungo sia con lui, sia con Carlos Sainz. Sappiamo tutti di non aver fatto il massimo, ma non è certo colpa loro. Stiamo lavorando duramente per migliorare la nostra situazione”.

Foto: LaPresse