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America’s Cup, come sta Luna Rossa? Nobili criptico: “Dettagli invisibili agli esterni: possono fare la differenza”

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Luna Rossa

Luna Rossa ha varato il proprio prototipo LEQ12 lo scorso 13 ottobre e sono dunque passate 25 settimane. Ne mancano altrettante alla prima regata preliminare in programma tra sei mesi a Vilanova. Bisognerà invece attendere poco meno di un anno e mezzo per la America’s Cup 2024, che si disputerà nelle acque di Barcellona tra settembre e ottobre. La prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo si avvicina rapidamente e il sodalizio italiano si sta preparando alacremente, in modo da farsi trovare pronta per la sfida a Team New Zealand, Ineos Britannia, Alinghi, American Magic, K Challenge. Gli uomini guidati dallo skipper Max Sirena si sono allenati per circa cinquanta giornata con il prototipo, trovando eccellenti condizioni meteo a Cagliari.

Gilberto Nobili, Operations Manager di Luna Rossa, si è soffermato su alcuni aspetti importanti, come il miglioramento di barca ed equipaggio nel corso di questi mesi: “Nelle prime fasi della campagna è fondamentale raccogliere quanti più feedback possibili da ogni ora trascorsa in mare. Siamo fortunati ad avere un’ottima rosa di atleti, alcuni giovani e giovanissimi, che hanno dato un importante contributo. Non avendo limiti sulla potenza a bordo – poiché sul prototipo non ci sono ciclisti o grinder – bisogna mantenere la concentrazione e il livello di performance sempre al massimo; per questo ruotare i diversi atleti in tutti i ruoli è sicuramente produttivo. Grazie alla professionalità dell’intero team e all’egregio lavoro dei coach, l’integrazione delle nuove leve con il core group della precedente Coppa è stata facile e anche molto utile: sono stati tutti collaborativi, aperti a nuove idee e pronti a condividere le reciproche esperienze. I ruoli definitivi a bordo si decideranno strada facendo, adesso è troppo presto per dirlo“.

Nobili ha parlato delle prestazioni dello scafo:Tutti sappiamo che in Coppa America vince la barca più veloce, ma non si tratta solo della velocità di punta in bolina o in poppa, ma dello scafo più performate sull’intero percorso di regata. Girare attorno alle boe in maniera impeccabile non è il primo punto di un programma di allenamento ma, se usato correttamente, rimane un esercizio fondamentale e imprescindibile per la messa a punto della barca“.

Un passaggio sugli sviluppi apportati al prototipo: “Con gli osservatori del Recon in casa, ormai ci sono pochi segreti, o per lo meno, alcune cose sono più palesi a occhio nudo. Confermo che abbiamo già provato diverse cose e utilizzato circa il 50% delle carte disponibili per i componenti del prototipo. Alcuni dettagli, però, non sono così visibili ad un osservatore esterno e potrebbero fare la differenza… Alla fine è sempre lo stesso gioco di incastri: risorse e tempo non sono illimitati e vincerà chi saprà usarli e dosarli nel modo più corretto“.

A breve Luna Rossa riceverà l’AC40, la barca in miniatura che verrà utilizzata nelle regate preliminari: “Riceveremo la nostra barca tra qualche settimana, quindi non possiamo dire molto, ma sembra che ETNZ abbia fatto un buon lavoro e che si tratti di un valido tool.
Da luglio a ottobre potrà navigare solo a Barcellona, quindi, dopo averla assemblata e testata qui a Cagliari, la manderemo in Spagna per poter far navigare i ragazzi nelle acque della Coppa“.

Sono chiari gli obiettivi in vista della prima regate preliminare: “Si cerca di fare sempre il meglio, perché perdere non piace a nessuno, di sicuro non al nostro team. Va comunque detto che la maggior parte dei nostri avversari sta già usando l’AC40 da diversi mesi come barca principale di sviluppo e allenamento. Noi aspettiamo la barca One Design tra qualche settimana e ancora non abbiamo ben definito nel dettaglio come sfruttarla al meglio per l’obiettivo finale della Coppa. Sicuramente saremo meno abituati di altri a navigare su questo scafo, ma nessuno cerca scuse, abbiamo ottimi velisti e certamente daremo il massimo“.

Foto: Ivo Rovira/America’s Cup

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