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Tennis, Taylor Fritz: “Alcaraz ha tutti i colpi e può davvero fare quello che vuole”

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Il cammino di Taylor Fritz nel Masters 1000 di Miami si è interrotto nei quarti di finale per mano di Carlos Alcaraz. Il numero uno del mondo ha quasi tramortito il tennista americano, imponendosi con un perentorio 6-4 6-2, centrando l’accesso alle semifinali dove ora sfiderà Jannik Sinner.

Una partita cominciata subito in salita per Fritz, che si è trovato immediatamente sotto di un break: “Ero pronto per il suo ritmo. All’inizio, quando incontri qualcuno per la prima volta, cerchi di capire quali colpi ti daranno più punti, con quali soluzioni lui può metterti in difficoltà e quali no. Purtroppo ho giocato il primo game al servizio in modo troppo prudente, non volevo commettere errori ma lui così mi ha punito. Subito. In quel momento ho capito che dovevo dare più velocità alla palla.

Continua l’analisi del match da parte dell’americano: “Carlos difficilmente ti dà punti gratis, devi lavorare sodo per vincere praticamente ogni scambio. Ha giocato i punti importanti in modo sorprendente. Non aveva avuto più opportunità di farmi il break dopo quello in apertura, quindi ho sentito che nel secondo set avrei avuto una grande opportunità. Invece ho buttato via di nuovo il mio primo game di servizio, quel momento è stato demoralizzante, ancora una volta dovevo rimontare. Se giochi contro il miglior giocatore del mondo, non puoi perdere il servizio all’inizio di ogni set”.

Fritz esalta Alcaraz ed il suo gioco: “L’ho detto già un anno fa, per quanto è giovane, Carlos ha tutti i colpi e può fare quel che vuole. Può andare a rete, può farti la palla corta, ti supera a rete con un lob, è incredibilmente veloce, è molto forte fisicamente, il suo diritto è ottimo e anche il suo rovescio. È assurdo vedere un tennis così sviluppato e completo in qualcuno così giovane, sentire che non avrebbe quasi bisogno di svilupparlo oltre. Può giocarti in così tanti modi, può decidere e variare la sua tattica a seconda degli avversari che ha di fronte perché possiede tutte le armi possibili”

Il paragone con i grandi del circuito, i Big Three: “Nessuno di questi ragazzi aveva queste qualità in così giovane età. Quando ho giocato contro di loro, mi sembrava di avere più tempo per respirare rispetto al match di oggi contro Alcaraz. Sono stili di gioco diversi. Novak produce scambi lunghi, spostandoti poco a poco fuori posizione e superandoti, ma senti di poter reggere quegli scambi per un periodo di tempo più lungo e magari trovi un’opportunità per attaccare. Lui oggi è stato molto più offensivo e mi ha imposto una pressione insostenibile”

 

FOTO: LaPresse