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Salto con gli sci

Salto con gli sci, Coppa del Mondo Lillehammer 2023. Raw Air atto 2. Norvegia ‘piazzatissima’ e Giappone ‘maledetto’

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Halvor Egner Granerud

Il tour de force norvegese di Raw Air prosegue affrontando la propria tappa intermedia. La Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci sarà impegnata nell’appuntamento infrasettimanale di Lillehammer. La città sino al 2019 era il capoluogo della contea dell’Oppland (dal 2020 unita alla contea dell’Hedmark per dare vita all’Innlandet) ed è situata circa 160 km a nord della capitale Oslo.

Nonostante il salto con gli sci sia quivi praticato da oltre un secolo, la località è entrata relativamente tardi nella geografia internazionale della disciplina. Dopo un’estemporanea gara organizzata nel marzo 1984 su un vecchio trampolino denominato Balbergbakkene, il borgo edificato sulle rive del lago Mjøsa è entrato in pianta stabile in calendario solo grazie alla realizzazione della moderna Lysgårdsbakkene Ski Jumping Arena, costruita in vista dei Giochi olimpici invernali 1994.

Sinora la location a Cinque cerchi ha ospitato 43 gare di primo livello, 36 delle quali sul trampolino grande. Su di esso si sono imposti ventitre saltatori diversi. Fra di essi, il più vincente in assoluto è Gregor Schlierenzauer, capace di primeggiare ben 5 volte (2006, 2008, 2009, 2012, 2014). Curiosamente il tirolese ha ottenuto proprio qui sia la prima che l’ultima affermazione della carriera!

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Sono invece sei gli atleti in attività in grado di trionfare sul Large Hill di Lillehammer. Hanno festeggiato in 3 occasioni Simon Ammann (2006, 2009, 2010) e Kamil Stoch (2016, 2018, 2020). Sono 2 i successi di Stefan Kraft (2019, 2022), mentre si sono resi protagonisti di 1 acuto anche Roman Koudelka (2014), Domen Prevc (2016) e Peter Prevc (2020).

Se si guarda ai podi, si contano ben diciannove uomini tuttora in azione ad aver raccolto almeno un piazzamento nella top-three. La graduatoria è comandata in solitudine da Simon Ammann.
5 (3-1-1) – AMMANN Simon [SUI]
3 (3-0-0) – STOCH Kamil [POL]
3 (2-0-1) – KRAFT Stefan [AUT]
2 (1-1-0) – PREVC Peter [SLO]
2 (0-2-0) – FANNEMEL Anders [NOR]
2 (0-1-1) – JOHANSSON Robert [NOR]
2 (0-1-1) – EISENBICHLER Markus [GER]
2 (0-1-1) – KOBAYASHI Ryoyu [JPN]
2 (0-0-2) – HAYBÖCK Michael [AUT]
1 (1-0-0) – KOUDELKA Roman [CZE]
1 (1-0-0) – PREVC Domen [SLO]
1 (0-1-0) – TANDE Daniel-Andre [NOR]
1 (0-1-0) – KOT Maciej [POL]
1 (0-1-0) – KUBACKI Dawid [POL]
1 (0-1-0) – JELAR Ziga [SLO]
1 (0-0-1) – KASAI Noriaki [JPN]
1 (0-0-1) – LEYHE Stephan [GER]
1 (0-0-1) – ZAJC Timi [SLO]
1 (0-0-1) – GEIGER Karl [GER]

Volgendo invece lo sguardo ai vari movimenti nazionali si nota un dato davvero curioso. Austria e Norvegia sono sostanzialmente appaiate per numero di podi, eppure gli austriaci hanno vinto ben 12 volte contro le sole 3 dei padroni di casa, che dal canto loro vantano un inquietante feeling con il secondo posto!
23 (12-2-9) – AUSTRIA
22 (3-15-4) – NORVEGIA
14 (6-2-6) – GERMANIA
11 (4-5-2) – FINLANDIA
10 (0-5-5) – GIAPPONE
9 (4-3-2) – SVIZZERA
8 (3-2-3) – POLONIA
5 (2-2-1) – SLOVENIA
3 (2-1-0) – REP.CECA
1 (0-1-0) – RUSSIA
1 (0-0-1) – FRANCIA
1 (0-0-1) – ITALIA

Va rimarcato come sul Giappone gravi un’autentica maledizione, poiché a fronte di dieci ingressi nella top-three, i saltatori nipponici non sono mai riusciti a imporsi! Insomma, trattasi di una situazione analoga a quella vissuta dalla Polonia a Kuusamo.

Un podio anche per l’Italia. Porta la firma di Roberto Cecon, che l’8 febbraio 1995 si classificò terzo alle spalle di Andreas Goldberg e Takanobu Okabe.

Foto: La Presse