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Rugby, Mondiali 2023: World Rugby vuole cambiare le regole sull’espulsione

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Rugby espulsione

Il rugby è uno degli sport più tradizionali al mondo, ma al tempo stesso è una delle discipline che più cerca di evolvere le regole per restare al passo coi tempi. Con scelte a volte discutibili, altre palesemente sbagliate, ma spesso cercando in primo luogo di rendere il rugby più spettacolare, garantendo la sicurezza dei giocatori. E nelle ultime settimane uno dei temi sul tavolo sono gli arbitraggi e, in particolare, il peso che un’espulsione ha su una partita.

Pietra dello scandalo l’espulsione di Freddie Steward nella prima fase di Irlanda-Inghilterra che ha condizionato tutta la partita e che, dopo, è stata reputata ingiustificata, al punto che l’estremo inglese non è stato squalificato. E in vista della Rugby World Cup che si giocherà il prossimo autunno in Francia World Rugby sta valutando di cambiare le regole per cercare di evitare che un errore arbitrario possa condizionare in maniera troppo grave le partite.

Una rivoluzione soft, però, come riporta il Telegraph. In un primo momento, infatti, si era parlato di adottare a livello mondiale la regola usata nel Super Rugby dell’Emisfero Sud, con le espulsioni che non sono definitive e una squadra può sostituire il giocatore espulso (che non può rientrare in campo) con un altro giocatore dopo 20 minuti. Ma quest’ipotesi è stata scartata e, di fatto, l’espulsione resterà tale anche in futuro, con la squadra che la subisce in inferiorità fino a fine partita.

La novità riguarderà i tempi per decidere se estrarre o meno un cartellino rosso. In caso di fallo grave, infatti, se non vi è una chiara evidenza che sia un fallo da espulsione l’arbitro potrà decidere di estrarre il cartellino giallo, ammonendo il giocatore colpevole. Nei seguenti 10 minuti, però, mentre il giocatore è fuori, il TMO potrà rivedere l’azione incriminata con calma e, dovesse ravvisare che il fallo è da espulsione, avvisare l’arbitro e rivedendo le immagini questi potrà cambiare la decisione, passando dal giallo al rosso.

Foto: LaPresse