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MotoGP, Francesco Bagnaia manda subito al tappeto tutti gli avversari. Ci sarà uno sfidante credibile per il titolo?

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Il Mondiale MotoGP è cominciato dal Portogallo. L’autodromo di Portimao ha sciolto una serie di incognite legate ai valori in campo, partorendo parecchie conferme e qualche sorpresa. Al contempo, non sono mancate situazioni impattanti nell’ottica del lungo periodo. Insomma, il weekend inaugurale di una lunga stagione si è rivelato tutto fuorché banale. Andiamo, dunque, ad analizzare i temi più interessanti propositi dalla tappa lusitana.

È doveroso partire dall’argomento Sprint Race. La grande novità del 2023, fortemente voluta dal management del Motomondiale, ha riscosso un giudizio preliminare positivo. Sono stati centrati gli obiettivi di rendere più frizzante il programma e di aumentare l’interesse del pubblico. Peraltro, la gara dimezzata ha avuto connotati differenti rispetto al GP canonico, dinamica fondamentale per caratterizzarla e diversificarla. Dunque avanti così. “La prima” è andata bene. Più repliche andranno in scena, più ci si potrà fare un’idea sulla prova.

Dopodiché, sul piano agonistico, Portimao ha confermato le impressioni avute durante i test, ovvero “Xe Ducati che conta, xe Ducati che resta, xe Ducati che comanda”. La Casa di Borgo Panigale ha dimostrato di essere superiore alla concorrenza. Doppietta nella Sprint, addirittura quattro moto fra le prime cinque nel Gran Premio. Desmosedici GP23 o GP22 non fa grossa differenza. Meglio la più evoluta, ovvio, ma il modello dello scorso anno tiene ancora testa a tanti nuovi progetti altrui; e basta questo a dire tutto.

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Dotato della moto migliore, Francesco Bagnaia ha corso con un piglio diverso rispetto al passato. Da fuori, ha ricordato quello del Mick Doohan che seguiva la filosofia del “vincere con il minimo sforzo possibile”, conscio della propria egemonia. Il piemontese, che riparte dal Portogallo a punteggio pieno, ha già mandato al tappeto tutti i rivali designati. Fabio Quartararo impantanato in un ruolo da comprimario a causa delle perduranti difficoltà Yamaha, Marc Marquez vittima della sua irruenza e della sua smania di tornare al vertice, Enea Bastianini finito al centro medico con una frattura. Insomma, un primo round traumatico per chi ambiva a sfidare il detentore del titolo.

Ovviamente, è solo il primo di ventuno round. Indi per cui il K.O. tecnico è ancora ben lungi dal concretizzarsi per chiunque. Cionondimeno, la partenza è stata eloquente. Pecco ha fatto capire come sottrargli la cintura iridata sarà un’impresa. Il campione ha mostrato tutta la sua forza e i pretendenti alla sua corona si leccano le ferite. Sapranno rialzarsi in tempi celeri per tenere vive le proprie ambizioni? Oppure emergerà qualche sfidante nelle prossime riprese? Già fra pochi giorni, in Argentina, arriveranno indizi e segnali in tal senso.

Foto: MotoGPpress.com