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MotoGP, Ducati e Bagnaia si confermano i migliori nei test di Portimao. Yamaha e Honda da lavori in corso

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Francesco Bagnaia

Andata definitamente in archivio la pre-season per la MotoGP e nelle prove che si sono tenute a Sepang (Malesia) e a Portimao (Portogallo) i riscontri sono stati significativi: Ducati a dominare. La scuderia di Borgo Panigale ha dato conferma di essere il riferimento, reduce dal titolo mondiale costruttori vinto l’anno passato con estremo agio.

Quantità e qualità, verrebbe da dire. Sì, perché sette moto nella top-10 della classifica combinata dei tempi delle sessioni sul tracciato lusitano descrivono una situazione nella quale per gli altri c’è da lavorare. In tutto questo, Francesco Bagnaia, in barba a scaramanzie sciocche legate all’uso del numero “1” sul cupolino, ha spinto come se non ci fosse un domani e lasciato il segno in terra portoghese, diventando il primo uomo ad abbattere il muro dell’1:38.

L’ha detto a chiare lettere Pecco, ai microfoni dei giornalisti presenti: “La Ducati GP23 mi piace al 100%“. Il cronometro dà seguito a questo feeling speciale, anche perché probabilmente il piemontese guida con la consapevolezza di aver vinto un titolo nel 2022, grazie sia una crescita personale che della squadra. In sostanza, tutto sembra andare nella direzione di Bagnaia e il resto insegue.

Il riferimento va in primis al compagno di box, Enea Bastianini. Il romagnolo ha grandi ambizioni e la stagione scorsa è stata un bel biglietto da visita nel Team Gresini. Gareggiare da ufficiale però ha i suoi pro e i suoi contro e in questo caso il confronto con Pecco sorride a quest’ultimo. Chiaramente, sono solo test ed Enea ha tutto il tempo per mettersi a posto, ma i numeri confermano questo.

Dati che dicono anche che l’Aprilia potrebbe essere la seconda forza in pista ancor più di Yamaha e di Honda. La Casa di Noale ha creato una RS-GP assai avveniristica, con la soluzione delle “Fork wings” che tanto ha fatto parlare nella due-giorni lusitana: ali montante in continuità alla forcella allo scopo di conferire maggior carico aerodinamico e anche dare più pulizia in termini di flussi. Vedremo se questa novità potrà supportare ulteriormente Maverick Vinales e ad Aleix Espargaró. Vero è che quest’ultimo qualche problema al braccio ce l’ha (sindrome compartimentale) e potrebbe operarsi.

Parlando delle due squadre giapponesi, a Iwata sono contenti del motore, ma a detta di Fabio Quartararo ancora ci sono passi da fare per rivaleggiare con la Ducati. Il fatto che la carena con tre ali non sia passata all’esame dei tecnici della FIM, perché le misure non rispettavano le norme, non è un bel segnale. A Tokyo hanno portato tanto di quel materiale da mandare anche un po’ in confusione il povero Marc Marquez, ma la sensazione è che l’iberico meglio di un quinto posto non possa fare in ottica gara. Ci si ritroverà, dunque, a Portimao nel fine-settimana del 24-26 marzo con i primi punti in palio e la novità della Sprint Race.

Foto: MotoGP.com Press