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Ciclismo

Milano-Torino 2023, i velocisti scaldano i motori in vista della Sanremo

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Agli archivi la Tirreno-Adriatico, stravinta da Primoz Roglic, si entra nella settimana della Milano-Sanremo. In vista della Classicissima, che si svolgerà sabato con l’arrivo nella città dei fiori anticipato dal Poggio, negli ultimi anni sempre decisivo, arriva in soccorso la Milano-Torino, che svolgendosi tre giorni prima rappresenta un gustoso antipasto.

Arrivata all’edizione numero 104, la corsa ha compiuto una netta inversione ad U dallo scorso anno. Cambiando periodo ed obiettivo. Fino al 2021 era un gran bel viatico in vista del Giro di Lombardia, tanto che l’albo d’oro vede, fra i numerosi vincitori, tanti uomini capaci di andare forti in salita come Alberto Contador, Miguel Angel Lopez, Rigoberto Uran, Thibaut Pinot e Primoz Roglic, per citarne qualcuno dalla ripresa del 2012. Poi il cambio di rotta, preceduto dall’esperimento 2020 e dall’edizione dello scorso anno. Nuovo periodo, diventando un antipasto della Sanremo, e percorso dedicato alle ruote veloci. 

Come accade anche quest’anno, con un percorso non troppo complicato. Le difficoltà maggiori arrivano nella zona del Canavese, con alcuni saliscendi fino alla zona nord di Torino, ma sembra alquanto difficile vedere un finale differente rispetto ad una volata di gruppo, con i velocisti presenti che faranno a sportellate per mettersi sul petto una vittoria che farebbe morale.

Il finale è appositamente disegnato per loro, con 10 chilometri tutti pianeggianti composti da lunghi rettilinei, su strade cittadine parecchio ampie. L’unica difficoltà può essere rappresentata da delle rotatorie in successione e dall’ultima curva che immette sul rettilineo finale ai -400 metri dal traguardo, ma sembra impossibile scappare dallo sprint di gruppo. Per caricare il morale in vista della Sanremo, dove i velocisti non sono veri protagonisti da un bel po’.

Foto: LaPresse