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Ciclismo

GP Miguel Indurain 2023, la consolazione per gli ‘esclusi’ dal Fiandre: saliscendi da far girare la testa

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Il ciclismo internazionale è concentrato pienamente sul Giro delle Fiandre di domenica, ma il mondo delle due ruote non resta immobile per l’appuntamento belga. C’è chi, purtroppo non sarà della partita nel primo appuntamento della Campagna del Nord e proverà dunque a rifarsi il giorno prima alla trentaduesima edizione del GP Miguel Indurain, una gara intensa e ricca di numerosi saliscendi.

Ben pochi gli attimi di respiro previsti nel corso dei quasi 204 chilometri con partenza ed arrivo ad Estella/Lizarra, comune spagnola nella comunità autonoma della Navarra, con 3500 metri di dislivello totale. Prima parte di corsa che rappresenta quella più morbida, con delle salite non categorizzate come l’Alto de Grocin (4,4 km al 3,7%) e l’Alto de Irache (3,4 km al 4,1%) che metteranno un po’ di stanchezza in gruppo.

Superati i primi 100 chilometri di corsa, si inizia a fare sul serio. I GPM previsti sono quattro, l’Alto de Erau (3,8 km al 5,5%, km 103 e km 194), l’Alto de Aradia (2,1 km al 5,9%, km 139) e l’Alto de Lezaun (3,9 km al 5,5%), ma ci sono tante altre salite che non sono categorizzate e che stresseranno le gambe dei corridori.

Infatti, dopo il secondo passaggio sull’Alto de Erau ai -10 dal traguardo, ci sono altri due muri da scalare, l’Alto de Muri e l’Alto Ibarra, a cui seguirà una discesa molto tecnica dove è situato il traguardo. Possibile che a questo punto siano rimasti in pochi a giocarsi il successo, un gruppo ristretto che ha resistito alle enormi fatiche di quasi cinque ore di gara.

Una giornata che, come spesso accade, è disegnata sulle caratteristiche di scalatori abbastanza agili e reattivi. Potrebbe essere la giornata giusta per un profilo come Juan Ayuso (UAE Team Emirates), ma fino ad ora rimasto ai box a causa di una tendinite e ancora in forse per domani. Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) non ha estasiato nelle sue prime uscite, mentre può rivelarsi un buon trampolino per Esteban Chaves (EF Education-Easypost), se supportato da una buona gamba. Percorso che potrebbe arridere anche alle caratteristiche di Ruben Guerreiro (Movistar) e di Emanuel Buchmann, compagno di squadra di Hindley in Bora, mentre la Trek-Segafredo affiderà le sue speranze all’altro padrone di casa Juanpe Lopez.

Il percorso potrebbe adattarsi, tra gli azzurri, alle caratteristiche di Diego Ulissi, ma attenzione anche al suo compagno Davide Formolo (UAE Team Emirates), che con il connazionale potrebbe giocarsi una maglia da capitano in caso di forfait di Ayuso, e ad Andrea Vendrame (AG2R Citroen), lo scorso anno sempre in bagarre e quinto assoluto.

Foto: LaPresse