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Ciclismo

Ciclismo, Maurizio Fondriest: “Ganna deve scegliere tra pista e strada. Per ora è più da Roubaix che da Fiandre”

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Filippo Ganna

Abbiamo raggiunto telefonicamente Maurizio Fondriest per parlare della Milano-Sanremo che ha visto trionfare l’olandese Mathieu Van der Poel grazie ad uno splendido attacco a 500 metri dallo scollinamento del Poggio. Da sottolineare il secondo posto del nostro Filippo Ganna che si conferma sempre di più anche su strada e che ha battuto il volata Wout Van Aert e Tadej Pogacar. Grazie a Ganna l’Italia è tornata sul podio della Classicissima di Primavera e non succedeva dal 2018 quando a vincere fu Vincenzo Nibali: “La Sanremo più o meno è sempre uguale, il punto focale resta sempre il Poggio e quest’anno avevamo corridori come Pogacar, Van der Poel e Van Aert che potevano fare la differenza. La sorpresa è stata Filippo Ganna che ha corso in modo magistrale e ha dimostrato di potersela giocare con i migliori corridori al mondo per le Classiche. Una della cose che mi è saltata all’occhio a livello tattico è stato il buco che ha fatto Matteo Trentin. Una tattica molto intelligente“.

Secondo te Filippo Ganna era il più forte alla Sanremo? 

“No, Van der Poel era il più forte. Ganna era al gancio quando è scattato Van der Poel, però ha fatto uno step in più per poter essere competitivo nelle Classiche di Primavera”. 

A Filippo sono mancate un po’ di gambe per restare con Van der Poel…

“Sì, esatto. Così come a Van Aert e Pogacar. Mathieu ha corso tatticamente bene ed è stato il più forte”. 

Quali Classiche sono più adatte a Filippo? 

“La Parigi-Roubaix per adesso, bisognerà capire il Fiandre dove ci sono strappi duri e secchi ma lo vedremo più avanti. Per il momento secondo me può puntare alla Roubaix”. 

Che prospettive si aprono per Filippo? 

“Filippo può puntare alle Classiche di Primavera e alle cronometro su strada, ma non lo vedo adatto per i Grandi Giri dove può però andare a caccia di tappe. Le brevi corse a tappe? Dipende un po’ dal percorso che non deve essere troppo duro e ci devono essere delle cronometro”. 

Il percorso del Mondiale di Glasgow è adatto ad un corridore come Filippo, ma ci sarà la pista… Cosa si può fare? 

“Bisogna fare una scelta, tutto non si può fare. Se vuole preparare un Mondiale bene non si possono fare entrambi essendo così vicini. Io sinceramente farei la strada perché su pista ha già vinto tutto. Se Pippo andrà fortissimo è un corridore che su strada dovrà essere preso in considerazione, ma sarà lui insieme alla sua squadra a decidere cosa fare”. 

Foto: Lapresse