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Caso Negreira, formalizzate le accuse al Barcellona: cosa rischiano i blaugrana

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È stata formalizzata la denuncia della Procura di Barcellona per il “caso Negreira” che coinvolge il club blaugrana. Gli accusati sono lo stesso José María Enríquez Negreira, ex vicepresidente comitato tecnico degli arbitri, i due ex presidenti blaugrana Sandro Rosell e Josep Maria Bartomeu e i dirigenti Óscar Grau e Albert Solar. L’accusa, però, è stata estesa anche al club stesso come persona giuridica.

La Procura contesta i reati di corruzione, frode sportiva, amministrazione sleale e falsità in documenti commerciali. Per il Pubblico Ministero il Barça raggiunse e mantenne un accordo verbale con Negreira affinché l’allora vicepresidente del CTA “in cambio di denaro realizzasse azioni tendenti a favorire il Barcellona nella presa di decisioni degli arbitri nelle partite che disputava il club e così nei risultati delle competizioni”.

Secondo l’accusa, il Barça avrebbe versato poco meno di 3 milioni di euro (2,97) a due società amministrate dall’ex arbitro tra il 2014 e il 2018, ma in totale, dal 2001 al 2018, la denuncia stima in oltre 7,3 milioni di euro il denaro versato dai balugrana. Proprio nel maggio 2018, al cessare dell’attività di Negreira come vicepresidente del CTA, sono cessati anche i pagamenti. Lo stesso ex arbitro, inviò un burofax a Bartomeu sollecitando una soluzione “giusta per entrambe le parti”.

Al di là delle vicende giudiziarie delle persone coinvolte, anche il Barcellona rischia in quanto persona giuridica. Il Barça potrebbe cavarsela con una multa, ma le sanzioni possibili arrivano fino allo scioglimento del club.

Foto: LaPresse