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Tennis, Tommy Haas: “Sarebbe bello che le regole cambiassero per far giocare Djokovic a Indian Wells e a Miami”

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Novak Djokovic

Questione di attrattività? Il calendario del tennis mondiale procede velocemente e, messo alle spalle il primo Slam del 2023, gli Australian Open, si pensa a quel che sarà. Valutando in relazione all’importanza degli eventi, i primi della lista sono i due Masters1000 negli Stati Uniti: Indian Wells e Miami, in programma rispettivamente dall’8 al 19 marzo e dal 22 marzo al 2 aprile.

In relazione a questi due tornei è praticamente certo che Novak Djokovic, visto l’obbligo vaccinale imposto dalle autorità in fatto di Covid-19, non potrà giocare. Come è notato, l’11 maggio terminerà lo stato di emergenza negli Stati Uniti, di conseguenza aumentano per il serbo le chance di disputare quantomeno gli US Open.

Non è però così automatico che questo cambiamento di atteggiamento da parte dell’asset governativo americano comporti anche la rimozione dell’obbligo citato per gli stranieri che entrano nel Paese. Pertanto, è ragionevole pensare che Nole, dopo aver affrontato il torneo di Dubai, si riposerà per prepararsi al meglio alla stagione sulla terra rossa, con il Roland Garros nel mirino, sperando poi di poter andare in estate negli States.

A dire la sua in proposito è stato il direttore del torneo di Indian Wells, ex tennista di alto livello, Tommy Haas: “Sarebbe bello vedere che la regola potesse essere cambiata un po’ prima e che Djokovic possa giocare Indian Wells e Miami. Penso che sia molto motivato, quindi dovremmo dargli l’opportunità. Speriamo di poterlo avere. Sarebbe un peccato per me se non venisse a questi eventi“, ha dichiarato Haas a Tennis365. Indubbiamente il direttore del torneo, oltre al piacere di guardare Djokovic, tiene conto anche delle ricadute che l’assenza del n.1 del mondo potrebbe causare in fatto di appeal.

Foto: LaPresse