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Surf, Leonardo Fioravanti fa la storia ed è secondo nel Billabong Pro Pipeline!

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Leonardo Fioravanti

Non arrendersi mai. Leonardo Fioravanti aveva dovuto fare i con le regole rigide del Championship Tour di surf l’anno passato: taglio dei migliori 22 atleti del ranking a metà stagione per proseguire nella seconda parte. Il Margaret River Pro aveva sancito per il nostro portacolori l’interruzione del percorso nel circuito internazionale maggiore.

E dunque Leo si è cimentato nelle Challenger Series, a caccia dei punti necessari per ottenere nuovamente l’accesso al Tour 2023. Per Fioravanti sono arrivati un quinto posto nel Boost Mobile Gold Coast Pro, due terzi nel GWM Sydney Surf Pro e nel Ballito Pro e soprattutto la vittoria nell’EDP Vissla Pro Ericeira di questa settimana. L’affermazione netta, con 16.25, contro l’australiano Ryan Callinan è valsa la certezza per il surfista nostrano di essere al via del Championship Tour.

E così, nella prima tappa del Billabong Pro Pipeline, a Oahu (Hawaii), Fioravanti ha cavalcato l’onda, come si suol dire, tirando fuori il meglio di se stesso dopo un inizio non facile. Il surfista nostrano, infatti, ha rischiato l’eliminazione nel primo giorno di gara, avendo accesso al secondo round dopo essere stato messo in difficoltà da alcuni dei “mostri sacri” come J.J. Florence e Gabriel Medina, presenti nella sua heat del primo round. Era necessario tirar fuori grinta e determinazione e Leo l’ha fatto.

Nei sedicesimi di finale l’incrocio era da far tremare i polsi, visto che c’era da affrontare l’americano Griffin Colapinto (n.7 del ranking). Lo statunitense è stato letteralmente surclassato dall’azzurro, che ha prevalso con lo score di 13 a 1. Con lo stesso spirito battagliero, nel turno successivo, è stato l’australiano Callum Robson a rimanere sorpreso dalle qualità dell’italiano, visto lo score di 10.83 rispetto al suo 1.86.

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare e Leo ha espresso il suo surf di grande aggressività quando si è trovato a battagliare contro l’esperto sudafricano Jordy Smith. Una heat tiratissima nella quale il nostro portacolori l’ha spuntata con lo score di 11.00 rispetto al 10.76 di Smith, facendo la differenza nel suo penultimo tentativo da 6.67. In semifinale c’era da affrontare il brasiliano Caio Ibelli (n.8 del mondo) e l’azzurro ha trovato un’onda da 7.67 tale da mettere in cassaforte il confronto: 12.00 per Fioravanti e 7.57 per Ibelli.

 

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Nell’atto conclusivo l’avversario era Jack Robinson e il talento dell’australiano è venuto fuori in condizioni di scarsa ondosità. Robinson si è imposto con lo score totale di 9.17, molto bravo a monetizzare nel suo quinto tentativo da 6.00, mentre l’azzurro si è dovuto accontentare della piazza d’onore con il punteggio totale di 7.47. Tuttavia, resta la bontà della prestazione, visto che mai un italiano aveva ottenuto un risultato del genere nella massima espressione dello sport con la tavola.

In secondo luogo, i 7800 punti guadagnati in questa tappa valgono il secondo posto nel ranking mondiale e un mattoncino molto importante nella qualificazione olimpica, anche per mettersi al riparo dal taglio di metà stagione che l’ha riguardato l’anno passato. Ricordiamo che i pass a Cinque Cerchi, limitatamente al ranking, saranno assegnati ai primi 10 della classifica mondiale, tra gennaio e settembre 2023. Per quanto riguarda la gara femminile, il successo è andato a una delle gradi interpreti del circuito, Carissa Moore, quattro volte campionessa del mondo e oro olimpico a Tokyo 2020, impostasi per 11 a 10 nel confronto con l’australiana Tyler Wright.

Foto: LaPresse