Seguici su

Sci di fondo

Sci di fondo, Mondiali 2023: Krueger fa festa nello skiathlon, tripletta Norvegia con Klaebo e Roethe. Salvadori 26°

Pubblicato

il

Simen Hegstad Krueger

Simen Hegstad Krueger, dopo aver vinto l’oro olimpico a PyeongChang nella gara skiathlon, diventa nella stessa per la prima volta Campione del Mondo alle soglie dei trent’anni. In quella che potrebbe essere l’ultima volta di questo format nella storia dello sci di fondo, il nativo di Hønefoss si impone con una bella prova di forza, che gli consente di stampare il tempo di 1:09’40″5. La Norvegia ne mette quattro ai primi quattro posti, con Johannes Hoesflot Klaebo a 12″2, Sjur Roethe a 14″1 e Paal Golberg a 45″9.

Una gara, questa, in cui già all’inizio ci sono problemi di cadute. Protagonista in negativo è Paolo Ventura, coinvolto nella primissima dopo un chilometro di gara e poi costretto al ritiro. Nelle zone alte chi si fa vedere con maggior vigore è Iivo Niskanen, ma il finlandese, dopo aver tenuto alto il ritmo per larga parte del tratto in tecnica classica, diventa evanescente a tecnica liberà: chiuderà 13°.

Medagliere Mondiali sci nordico 2023: classifica e podi. Norvegia sola in testa

Una volta cambiati gli sci, è Roethe a prendere con energia e rapidità l’iniziativa: gli resiste soltanto Krueger, con Klaebo, Golberg, Poromaa e Lapierre che tentano vanamente di resistere. I due norvegesi vanno via facilmente, e lo fanno fino al sesto giro, quando Krueger decide di salutare il connazionale e involarsi verso una vittoria solitaria che non gli sfugge. Roethe, nel settimo, viene invece raggiunto da Klaebo, che poi lo regola facilmente in volata. Quanto a Golberg, quasi non c’è lo sprint con William Poromaa: lo svedese è quinto a 46″4.

Un altro (blando) arrivo in volata premia per il sesto posto l’altro svedese Calle Halfvarsson, a 1’14″2: precede di sette decimi il tedesco Friedrich Moch, poi i francesi Jules Lapierre e Clement Parisse a 1’15″4 e 1’16″5. In top ten anche il finlandese Perttu Hyvarinen a 1’54″9. In casa Italia c’è aria di lontananza: Giandomenico Salvadori chiude 26° a 4’53″2, Simone Daprà 31° a 5’21″9.

Foto: LaPresse