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Sci Alpino

Sci alpino, Marta Bassino: non è finita qui! Un parallelo con tante assenti e il gigante per continuare a sognare!

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Un vero e proprio capolavoro. Si può solo definire così il superG mondiale di Marta Bassino, che si è messa al collo la seconda medaglia d’oro iridata della carriera, dopo quella vinta due anni fa nel rocambolesco parallelo di Cortina. La piemontese ha faticato nella parte alta di puro scorrimento, perdendo molto dalle dirette avversarie, ma poi ha semplicemente incantato, pennellando le curve nella parte finale come nessun’altra è riuscita a fare.

Un successo che ha anche un po’ rotto una maledizione degli ultimi anni per il superG femminile italiano, con le azzurre sempre straordinarie protagoniste in Coppa del Mondo e che poi non riuscivano a ripetersi nei grandi appuntamenti tra scorsi Mondiali ed Olimpiadi. Per Bassino è poi la prima vittoria della carriera nella specialità, dimostrazione comunque di quanto la piemontese sia cresciuta negli anni, diventando un’atleta che fa della polivalenza una sua grande qualità.

Il Mondiale, però, non è assolutamente finito ed anzi è solo all’inizio per la nativa di Cuneo, che può ambire a salire nuovamente sul podio e a raddoppiare anche il suo oro. Adesso la piemontese si prenderà qualche giorno di pausa, visto che non parteciperà alla discesa libera e tornerà dunque in azione solo mercoledì prossimo, quando difenderà il titolo in parallelo. Una gara dove tutto può succedere e che molte big (anche Bassino potrebbe prendere la stessa decisione) hanno preferito al momento saltare (le ufficialità non ci sono ancora).

Sicuramente Bassino sarà al via del gigante, quella che è la sua gara. Una stagione nuovamente importante tra le porte larghe, con la piemontese che ha indossato il pettorale rosso di leader della specialità per tanto tempo, perdendolo solo nelle ultime due gare per mano di Mikaela Shiffrin. Bassino è assolutamente tra le favorite e poi ha un conto aperto con il gigante ai Mondiali, visto che non è mai riuscita ad essere realmente protagonista. L’oro odierno è sicuramente il miglior viatico per una rassegna iridata che può diventare storica.

FOTO: LaPresse