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Rugby, Sei Nazioni 2023: l’Inghilterra ai raggi X. Squadra in crisi, ma Itoje, Smith e Farrell fanno paura

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Steve Borthwick

Il secondo turno del Guinness Sei Nazioni 2023 vedrà l’Italia di Kieran Crowley scendere in campo a Twickenham contro l’Inghilterra, in una sfida tra due formazioni uscite sconfitte all’esordio. E se i risultati sono stati quasi identici – con l’Italia sconfitta 24-29 dalla Francia e i britannici ko 23-29 contro la Scozia – il morale è molto diverso per le due formazioni, con gli azzurri che hanno trovato conferme positive coi Bleus, mentre per gli inglesi sembra che la crisi sia senza fine.

Con Eddie Jones esonerato poche settimane fa, per il nuovo coach Steve Borthwick trovare la quadra di una squadra in crisi non è facile. “Quando ho guardato la squadra giocare in autunno, quando ho avuto modo di vedere statistiche e dati della squadra, quello che ho visto è che non eravamo bravi in niente”, ha detto il tecnico in maniera netta. E le cose con la Scozia non sono migliorate. Ma chi sono i pericoli maggiori tra gli inglesi, quali i dubbi e quali le assenze?

L’Inghilterra gioca con il doppio playmaker, con Marcus Smith all’apertura e Owen Farrell a primo centro. Sono loro che devono girare al 100% per far girare la squadra, ma sono loro anche i più pericolosi per la loro capacità di inventare la giocata vincente. Nella trequarti con la Scozia si è messo in luce Max Malins e sarà da mettere nel mirino dalla difesa azzurra, mentre nel possibile turnover potremmo vedere Ben Youngs in mediana, così come il forte Anthony Watson.

In mischia, invece, il pericolo pubblico numero 1 è la seconda linea Maro Itoje, devastante nei punti d’incontro e fenomenale in touche, oltre a essere un ottimo difensore e ball carrier. Oltre a lui spiccano il tallonatore Jamie George, gli esperti Mako Vunipola e Dan Cole, così come Ben Curry in terza linea. Tra le assenze, per scelta tecnica, invece da sottolineare che non ci saranno campioni esperti come Billy Vunipola, Jonny May e Jack Nowell.

Foto: LaPresse