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Marcell Jacobs imbattibile: 19 vittorie consecutive al coperto. Insuperabile in Europa, ma gli americani tuonano

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Marcell Jacobs

Marcell Jacobs non perde una gara indoor dal 12 febbraio 2012, quando lo statunitense Mike Rodgers lo regolò alla Atlas Arena di Lodz. Da quel momento il velocista lombardo è stato un cecchino sui 60 metri indoor, infilando 19 vittorie consecutive (considerando anche i turni preliminari ed escludendo la discussa partenza falsa del Meeting di Belgrado nel 2021). Durante questi due anni l’azzurro si è laureato Campione d’Europa e Campione del Mondo, firmando anche il record continentale di 6.41. La sconfitta maturata ventiquattro mesi fa nella località polacca, dove ieri si è invece imposto con il tempo di 6.57, lanciò la cavalcata trionfale verso l’apoteosi di Tokyo, quando divenne il Messia dell’atletica italiana conquistando la medaglia d’oro sui 100 metri alle Olimpiadi.

Questo è il ruolino di marcia del fuoriclasse assoluto del nostro movimento tricolore, che in sala risulta assolutamente imbattibile e inscalfibile. Ieri sera non ha convinto in partenza, ma nonostante questo ha dato l’impressione di avere la situazione in perfetto controllo e di essere inavvicinabile dai rivali in campo continentale. È vero che la classifica europea stagionale lo vede in quarta posizione a un centesimo di distacco dal terzetto composto dallo svedese Henrik Larsson, dal polacco Dominik Kopec e dal tedesco Julian Wagner, ma ieri la surclassato Kopec nello scontro diretto e non sembra che gli altri due rivali possono seriamente competere con lui in un testa a testa. Sono poco temibili il turco Kayhan Ozer (6.58), il britannico Jeremiah Azu (6.58), il tedesco Joshua Hartmann (6.59) e l’altro britannico Reece Prescod (6.59).

Marcell Jacobs, tra l’ottima forma fisica e la partenza da rivedere: il lavoro sui 100 metri, spinta e accelerazione

Marcell Jacobs è in buone condizioni fisiche, ma a livello tecnico ha ancora qualche ruggine dopo 172 giorni lontano dalle piste e l’intenso mese di lavoro a Dubai. Sta studiando per migliorare il proprio gesto atletico sui 100 metri in vista dei Mondiali outdoor (il suo grande obiettivo stagionale) e gli Europei Indoor (2-5 marzo a Istanbul) saranno soltanto una tappa di passaggio, ma da Campione del Mondo e primatista europeo dei 60 metri punterà a trionfare. Al momento, anche lontano dal 100% della forma, il velocista lombardo sembra poter essere superiore agli altri pretendenti al trono continentale. Avremo altre risposte tra il Meeting di Lievin (15 febbraio) e i Campionati Italiani Assoluti (19 febbraio), ma la superiorità del nostro portacolori risulta acclarata nel Vecchio Continente.

A livello mondiale, invece, lo stanno spaventando gli statunitensi: 6.49 per Micah Williams il 27 gennaio a Lubbock, poi nella notte i 6.51 di Noah Lyles e Travyon Bromell a Boston. L’azzurro non incrocerà gli americani in sala per la conquista delle medaglie (l’anno scorso demolì la corazzata a stelle e strisce a Belgrado), ma naturalmente ci si proietta verso i Mondiali outdoor e i movimenti dei fuoriclasse d’oltreoceano vanno analizzati con attenzione.

Foto: Lapresse