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Biathlon, Mondiali Oberhof 2023. L’inseguimento maschile ha sempre respinto Johannes Bø e le ambizioni degli italiani

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Johannes Boe

Domenica 12 febbraio è la giornata dedicata agli inseguimenti dei Mondiali di biathlon di Oberhof 2023. La competizione maschile scatterà alle ore 15.30 e, come per gli uomini, assegnerà titolo iridato per la XXI volta. Essendo infatti un format di concezione relativamente recente (è stato inserito nel programma dal 1997), i due sessi hanno potuto seguire un percorso parallelo.

Si contano undici biathleti capaci di laurearsi campioni del mondo dell’inseguimento nel corso dell’ultimo quarto di secolo. Un tandem è stato in grado di arpionare ben 4 ori iridati. Il primo a riuscirci è stato il norvegese Ole Einar Bjørndalen (2005, 2007, 2008, 2009), successivamente eguagliato dal francese Martin Fourcade (2011, 2012, 2016, 2017). Va quindi rimarcato come lo scandinavo abbia infilato tutte le sue affermazioni una dopo l’altra!
Sono invece solo due i campioni del mondo attualmente in attività. Si tratta del transalpino Emilien Jacquelin (2 volte, 2020 e 2021), nonché dell’ucraino Dmytro Pidruchnyi (2019).

Sono sette gli uomini tuttora in azione ad aver già conquistato una medaglia mondiale in questo format. La graduatoria è capitanata Johannes Bø, il quale è incredibilmente salito sul podio quattro volte, peraltro consecutive, senza mai imporsi!
4 – BØ Johannes [NOR] (Argento 2017, 2019, 2020; Bronzo 2021)
2 – JACQUELIN Emilien [FRA] (Oro 2020 e 2021)
2 – BØ Tarjei [NOR] (Bronzo 2011, 2015)
1 – PIDRUCHNYI Dmytro [UKR] (Oro 2019)
1 – SAMUELSSON Sebastian [SWE] (Argento 2021)
1 – FILLON MAILLET Quentin [FRA] (Bronzo 2019)
1 – LOGINOV Alexander [RUS] (Bronzo 2020)

Calendario Mondiali biathlon 2023: quando iniziano, orari giornalieri, programma, tv, streaming

Volgendo lo sguardo alle nazioni, è interessante notare come la Francia sia passata, nell’arco di un decennio, da “eterna piazzata” a “Paese più blasonato”. I transalpini hanno dovuto aspettare il 2011 per festeggiare il primo trionfo, ma da quel momento ne hanno inanellati 6, di cui quattro nelle ultime cinque edizioni! In questo modo hanno scavalcato Norvegia e Germania, ferme a quota 5. La Russia si è imposta 3 volte, mentre chiude con 1 affermazione l’Ucraina.

Sono solo sette gli Stati capaci di raccogliere almeno una medaglia iridata nell’inseguimento. D’altronde le quattro superpotenze storiche della disciplina godono, in questo format, di una supremazia impressionante.
Lo testimonia il fatto di aver fagocitato complessivamente 56 delle 60 medaglie messe in palio sinora, pari al 93,3% del totale!
20 (5-7-8) – NORVEGIA
13 (6-3-4) – FRANCIA
13 (3-7-3) – RUSSIA
10 (5-1-4) – GERMANIA
2 (0-2-0) – SVEZIA
1 (1-0-0) – UCRAINA
1 (0-0-1) – FINLANDIA

Dunque è triste notare come, a dispetto della messe di medaglie arrivata nelle sprint tra il 1996 e il 2001, l’Italia non sia mai riuscita a confermare un proprio atleta nella top-three del pursuit, né a realizzare rimonte da lontano. Il miglior piazzamento di un azzurro in un inseguimento iridato è il 5° posto di Patrick Favre nel 1997.

In 8 casi* (40,0%) si è assistito al bis, ovvero l’atleta vincitore dell’oro nella sprint ha poi conquistato anche quello dell’inseguimento. Invece in 14 occasioni* (70,0%) il titolo iridato del pursuit è andato a un uomo salito sul podio nella prova su due poligoni.
* Nel 1998 l’inseguimento di Pokljuka assegnò titolo mondiale (all’epoca il format non era compreso nel programma dei Giochi olimpici) e il russo Vladimir Dratchev vinse partendo con il pettorale numero 1. Pertanto il successo è considerato bis nonostante la sprint del giorno precedente avesse valore solo per la Coppa del Mondo.

L’atleta peggio classificato nella sprint capace di vincere l’oro iridato del pursuit è il russo Viktor Maigourov, impostosi nel 1997 con il pettorale numero 12. Per quanto riguarda le medaglie, Invece, la rimonta più imponente è quella del finlandese Paavo Puurunen, bronzo nel 2003 partendo con il numero 21.

STAGIONE 2022-2023

Nella stagione in corso si sono disputati 5 inseguimenti in cui si sono imposti due atleti diversi e sono complessivamente saliti sul podio sette differenti uomini.

Siamo prossimi al monopolio, poiché Johannes Bø ha raccolto 4 successi (Kontiolahti, Hochfilzen, Pokljuka, Anterselva). L’unico capace di battere il norvegese è stato il connazionale Sturla Holm Lægreid a Le Grand Bornand.

In ogni caso, Johannes Bø non ha mai mancato il podio (4-0-1). Dal canto suo, Sturla Holm Lægreid si è issato a quota 4 associando tre piazze d’onore alla sua affermazione (1-3-0). Sono 2 le presenze nella top-three di Emilien Jacquelin (0-0-2), mentre Vetle Sjåstad Christiansen e Quentin Fillon Maillet hanno ottenuto un secondo posto. Infine Tarjei Bø e Martin Ponsiluoma si sono attestati una volta in terza piazza.

Alla luce di quanto esposto, sinora sul podio degli inseguimenti hanno sventolato le bandiere di sole tre nazioni. La graduatoria è dominata dalla Norvegia con 11 (5-4-1), seguita dalla Francia (0-1-2) a quota 3. Chiude la Svezia a 1 (0-0-1).

Per quanto riguarda l’Italia, il miglior risultato è un posto ottenuto da Tommaso Giacomel in quel di Pokljuka.

Questi i piazzamenti di tutti gli azzurri impegnati finora durante l’inverno negli inseguimenti:
GIACOMEL Tommaso: 30 – 6 – 9 – 5 – 12
BIONAZ Didier: 46 – 43 – DNQ – 24 – 29
BRAUNHOFER Patrick: DNQ – x – x – 36 – DNQ
ZENI Elia: x – x – x – x – 51
FAUNER Daniele: x – DNQ – 56 – x – DNQ
ZINGERLE David: DNQ – DNQ – DNQ – 58 – x
CAPPELLARI Daniele: DNQ – DNQ – x – x – x

“DNQ” indica che l’atleta, pur prendendo parte alla sprint, non si è qualificato per l’inseguimento.
La “x” indica assenza.
L’ordine delle competizioni è Kontiolahti, Hochfilzen, Le Grand Bornand, Pokljuka, Anterselva.

Foto: Federico Angiolini