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Golf, Francesco Molinari: “Giocare la Ryder Cup primo obiettivo. Tiger Woods per me sarà coinvolto dagli USA”

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Francesco Molinari parla chiaro ai microfoni dell’ANSA: la volontà di giocare la Ryder Cup al Marco Simone Golf & Country Club c’è tutta. “Chicco”, che ha esordito con la Hero Cup fortemente voluta dal capitano europeo Luke Donald tra gli altri, ha in testa la chance (e non è l’unico italiano a giocarsela) di andare a disputare da padrone di casa l’evento simbolo del golf.

Del resto, è molto chiaro sugli obiettivi del 2023: “Primo tra tutti, la Ryder Cup. Giocarla nel mio Paese sarebbe fantastico e farò di tutto per esserci“. E parla bene dell’appena conclusa Hero Cup: “L’affermazione nella Hero Cup, nella doppia veste di capitano-giocatore, è stata importante. […] Io e Guido (Migliozzi, N.d.R.) abbiamo fatto vedere cose interessanti e a Roma vogliamo esserci. Ho ricevuto i complimenti di Luke Donald. Mi ha detto che è stato bello vedermi giocare in questo modo. Da quando è stato scelto come capitano, ho avuto con lui contatti costanti“.

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Ma non è l’unica cosa che conta, la competizione che quest’anno avrà luogo a Roma: “Dal punto di vista fisico sono in forma, mi sono allenato molto e negli Emirati Arabi Uniti ho avuto segnali incoraggianti. Dal 19 al 22 gennaio prenderò parte all’Abu Dhabi HSBC Championship e poi giocherò anche l’Hero Dubai Desert Classic, seconda gara delle Rolex Series del DP World Tour 2023. Quindi tornerò in America e, dopo una settimana di riposo, sarò sul PGA Tour per il Phoenix Open e il The Genesis Invitational“.

Dopo aver spiegato come il fratello Edoardo sia in controtendenza circa la riforma (da moltissimi odiata) del ranking, definendola positiva sulla base della sua mente statistica, lancia una speranza per Tiger Woods a Roma: “La mia impressione è che in un modo o nell’altro sarà coinvolto dagli USA […]. E’ una figura troppo importante per il golf e per il team a stelle e strisce. Nel 2019 è stato il capitano degli Stati Uniti durante la Presidents Cup. Con lui tutti i giocatori si sentono più protetti, al sicuro“.

Foto: LiveMedia/Fabrizio Corradetti – LivePhotoSport.it