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Coppa Italia 2023, semifinali. A Bologna una super sfida e un derby inedito a questi livelli. Bergamo la sorpresa ma ha vinto più di tutte!

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Isabel Haak

Una super sfida che stavolta non assegnerà il trofeo ma solo un posto in finale e un derby inedito in una semifinale di Coppa Italia, che ha una favorita chiara ma anche Scandicci mercoledì sera era la grande favorita della sfida con Bergamo e poi tutti sanno come è andata a finire.

Bologna ospita domani e domenica la final four della Coppa Italia femminile e, se Conegliano, Novara e Milano, ex Monza, rappresentano la rassicurante tradizione, Bergamo è la sorpresa a tutti gli effetti in una stagione che qualche sorpresa qua e là l’ha riservata e non si è voluta risparmiare anche nella fase decisiva del secondo trofeo in ordine di importanza. Detto che Bergamo questa Coppa l’ha già alzata ben sei volte, la prima, di tre consecutive, nel 1995/96, l’ultima a Ravenna nel 2016 con Plak migliore in campo in finale contro Piacenza ed è la squadra che di Coppe ne ha vinte di più, sei appunto, contro le quattro di Conegliano, le tre di Novara, mentre Milano è l’unica delle quattro formazioni che si daranno battaglia all’Unipol Arena a non aver mai conquistato un successo in questa manifestazione.

Si partirà alle 18.30 con uno spumeggiante Prosecco Doc Imoco Conegliano contro Igor Gorgonzola Novara. Presentare questa partita è diventato ormai esercizio quasi inutile perché quando conta queste due formazioni ci sono praticamente sempre da diversi anni: cambiano le giocatrici, cambiano (poco) gli allenatori ma è ancora una volta Novara contro Conegliano e per la prima volta a questi livelli da quattro stagioni a questa parte non è in campo Paola Egonu, che spesso ha deciso la partita per l’una o per l’altra squadra. Decisiva sarà la prestazione delle due sostitute della opposta azzurra, da una parte Ebrar Karakurt che arriva da alcuni match di grande sostanza, soprattutto quello di Champions con la Stella Rossa e poi di campionato a Scandicci, dall’altra la svedese Isabelle Haak che sta disputando una stagione di grande continuità.

La sfida non si deciderà solo qui, è un duello tra alzatrici, con la scuola italiana, rappresentata da Battistoni e Cambi, che prova a dare fastidio alla numero uno Wolosz, una lotta fra centrali con tanto azzurro in campo: Danesi, Chirichella e Bonifacio in casa Novara, tre con la medaglia di bronzo mondiale al collo, De Kruijf, Fahr, Lubian e Squarcini, tre atlete di grande prospettiva più la chioccia olandese, capace di match di spessore quando conta. In banda, invece, si rischia di parlare tanto americano, con Plummer e Robinson da una parte, Adams e Carcaces dall’altra e con Bosetti e Gennari a tentare di farsi largo in tanta abbondanza. In panchina, poi, ci sono il campione del mondo di tutto e il quarto delle ultime Olimpiadi: cosa chiedere di meglio?

Il derby lombardo, invece, mette di fronte l’ultima finalista scudetto, il Vero Volley Milano e la grande sorpresa Bergamo che è tornata a far sognare i propri tifosi dopo anni difficili. Cinque giorni fa, domenica pomeriggio, Bergamo batteva 3-2 tra le mura amiche Milano firmando la grande sorpresa della 16ma giornata di campionato. Neanche una settimana dopo, domani alle 21 le due squadre si ritrovano di fronte per una sfida che vale una finale prestigiosa a Bologna.

Il pronostico dice Milano ma come si fa a considerare poco una squadra come quella allenata da Miceli che, nel giro di tre giorni, ha battuto prima il Vero Volley e poi la seconda forza del campionato, Scandicci. Non si può. La forza delle orobiche sta nel gruppo: alcuni punti fermi come l’alzatrice Carraro che Davide Mazzanti non potrà non prendere in considerazione in vista dell’estate azzurra, dalla schiacciatrice Lanier, dalle centrali Stufi, che sta vivendo una seconda giovinezza e Butigan, fino ad arrivare al libero Cecchetto che ha alzato sempre più l’asticella nell’ultimo periodo. Frosini e Lorrayna si giocano il posto da opposte, Cagnin e Partenio quello di banda, chi entra rende sempre alla grande e così si costruiscono le grandi stagioni.

Milano sta tenendo fede alle promesse della vigilia ma non mancano i black out nell’annata delle lombarde che dunque dovranno tenere alta la concentrazione. Anche qui Gaspari è abituato a far giostrare le sue giocatrici. I punti fermi sono Orro in regia, Stevanovic e Folie al centro e Larson in banda. Poi solo abbondanza: Thompson, Stysiak, Davyskiba, Sylla per due posti da schiacciatrice o opposta, Negrini e Parrocchiale nel ruolo di libero, Rettke, Begic, Candi e Camera che giocherebbero titolari in mezza serie A1. La qualità non manca di certo e con questa qualità Milano cercherà di alzare la sua prima Coppa in Italia: nessun obiettivo è impossibile.

Photo LiveMedia/Andrea Marangon