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Calcio

Pagelle Marocco-Portogallo 1-0, Mondiali calcio 2022: ancora decisivo Bounou, Diogo Costa sciagurato

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PAGELLE MAROCCO-PORTOGALLO 1-0

Marocco

Bounou 7,5: ancora decisivo il portiere del Siviglia, dopo essere stato il muro in cui si sono infranti i sogni della Spagna. Sul colpo di testa di Joao Felix è attentissimo a respingere con i pugni. Spaziali le sue parate sul tiro a giro di Joao Felix e sulla potente conclusione di Cristiano Ronaldo.

Hakimi 6,5: la sua fascia è la più bloccata, quindi il terzino del PSG non riesce a sviluppare la sua consueta velocità. Disputa un match di grande sacrificio, aiutandosi con Ziyech nel contenimento della zona destra del campo.

El Yamiq 7: ottima prova dell’ex Genoa e Perugia, nonostante l’errore che quasi costava il goal di Joao Felix: rompe sempre la linea se il pallone è tra i piedi di Goncalo Ramos, svolgendo il compito con autorevolezza.

Saiss 6,5: non commette nessun errore particolare ma, al contempo, è meno coinvolto negli interventi rispetto al compagno di reparto. E’ costretto ad uscire dal campo per un infortunio. (dal 57′ Dari 5,5: non ha la stessa qualità del capitano: spesso è in ritardo negli interventi, beccandosi anche il giallo, il primo della partita, per aver falciato Leao vicino alla linea di fondo.)

Attiat-Allah 7: spinge, stranamente, più di Hakimi, date le sue caratteristiche, comportandosi discretamente in tutte e due le fasi. Nel finale di primo tempo serve l’assist ad En-Nesyri e poi sfiora il raddoppio in contropiede.

Amallah 6: la sua prova è solida e sicuramente sufficiente, si limita alla copertura delle possibili linee di passaggio portoghesi, proiettandosi sporadicamente in avanti. (dal 65′ Benoun s.v.:)

Amrabat 7: il mediano della Fiorentina offre la solita prestazione di enorme sostanza, facendo legna in mezzo al campo, recuperando molti palloni e dettando i tempi della ripartenza marocchina.

Ounahi 6,5: durante il Mondiale è cresciuto notevolmente il numero 8, ed anche oggi dimostra la sua evoluzione: si inserisce sempre tra i centrocampisti portoghesi per offrire una linea di passaggio in più.

Ziyech 6,5: l’ex Ajax non è nella miglior serata del suo Mondiale ma resta comunque il giocatore con più tecnica e classe dei Leoni dell’Atlante: manca la sua precisione nei calci piazzati, in particolare nei corner. Si sacrifica molto nella fase difensiva insieme al compagno di fascia Hakimi. (dal 82′ Aboukhlal 5: prende la posizione della punta barese dopo la sua espulsione, mangiandosi il gol del raddoppio nell’uno contro uno con Diogo Costa.)

En-Nesyri 8: il centravanti del Siviglia è una spina nel fianco dei difensori portoghesi grazie alla sua rapidità. Prima va vicino al vantaggio con un colpo di testa, dagli sviluppi di un corner, che sfiora la traversa e poi trova il gol del vantaggio, sfruttando l’errore di Diogo Costa. (dal 65′ Cheddira 5: non entra male in campo, dando profondità quando possibile, però sono sciocchi i due falli che gli costano prima il giallo, poi l’espulsione.)

Boufal 7: come per Ziyech, l’ala dell’Angers è parecchio impegnato nella fase di recupero del possesso. Potrebbe risultare più coinvolto nelle azioni d’attacco ma la sua prestazione di grande sacrificio è decisiva. (dal 82′ Jabrane s.v.:)

CT Regragui 8,5: il designatore marocchino ha impostato il match come gli ottavi di finale contro la Spagna, chiudendosi per poi ripartire: la tattica proposta ha dato i suoi frutti, regalando una storica semifinale alla sua nazionale. Uno dei grandi protagonisti di questa manifestazione.

Portogallo 

Diogo Costa 5: non è mai stato impegnato dai marocchini, poi commette un errore madornale che spalanca la porta al colpo di testa di En-Nesyri.

Diogo Dalot 5,5: per essere un terzino con maggior qualità offensive, non si fa notare particolarmente. Non dispiace in fase di copertura, ma in attacco è obiettivamente insufficiente. (dal 80′ Ricardo Horta s.v.:)

Pepe 6,5: nonostante l’età, rimane un difensore di livello internazionale: è aiutato dal compagno nelle situazioni di corsa, ma in area è il leader della difesa.

Ruben Dias 6: la sua è una prestazione ordinata, senza disattenzioni. Non è colpevole in occasione della rete del vantaggio marocchino, in quanto viene decisamente disturbato dall’uscita senza senso del suo portiere.

Raphael Guerreiro 6: spinge più di Dalot che occupa la fascia opposta: manca un po’ di forza alla sua azione, risultando poco incisivo col pallone tra i piedi. Esce all’inizio del secondo tempo. (dal 51′ Joao Cancelo 6: dà spinta sulla sinistra, ma come per il terzino del Borussia Dortmund, non riesce a sfondare la difesa.)

Bernardo Silva 6: a lui è affidato il compito di disturbare la regia di Amrabat: non dispiace in questa versione, ma il pupillo di Guardiola perde di efficacia in fase offensiva.

Ruben Neves 5,5: dovrebbe essere il regista designato, ma il centrocampista del Wolverhampton non si fa mai vedere per ricevere il pallone, ben schermato da Amallah. (dal 51′ Cristiano Ronaldo 5,5: non è molto servito, ma in un momento così delicato sembra quasi non dare il 100%, trovando poco spazio tra le fitte maglie maghrebine. Bounou gli nega il gol del pari, bloccando in due tempi la sua conclusione indirizzata verso il primo palo.)

Bruno Fernandes 6,5: uno dei migliori del suo Portogallo, il trequartista del Man United è il lusitano con più inventiva in campo, proponendo spesso potenziali assist per i compagni. La traversa gli nega una rete che sarebbe stata clamorosa.

Otavio 6: il centrocampista del Porto si abbassa molto per tessere le trame di gioco, comportandosi discretamente bene nonostante la poca propensione al ruolo. (dal 69′ Vitinha s.v.:)

Gonçalo Ramos 5,5: non si riconferma il classe 2001 del Benfica: oggi è ben marcato dai due centrali marocchini, che non hanno concesso lo spazio necessario al centravanti per innescare la sua velocità. (dal 69′ Rafael Leao 6,5: con i suoi scatti è il più pericoloso dei lusitani: fa ammonire in neoentrato Dari e cerca spesso il traversone vincente per la testa di un compagno, creando non pochi grattacapi alla difesa maghrebina.)

Joao Felix 6,5: non è incisivo come negli ottavi contro la Svizzera, ma il gioiello dell’Atletico è comunque autore di un match sufficiente, mancando però nella finalizzazione. Cresce nel secondo tempo, sfiorando il pareggio con un sinistro ad effetto che induce Bounou ad un miracolo.

CT Fernando Santos 5,5: con la quantità di classe in campo, la sua squadra ha deluso nel gioco: molti lanci lunghi, peraltro poco precisi che non sono bastati per scardinare le maglie della solidissima difesa dei Leoni dell’Atlante.

Foto: Lapresse