Seguici su

Calcio

Argentina-Francia 7-5 dcr, Finale Mondiali 2022: è stata la partita più bella della storia del calcio?

Pubblicato

il

Argentina-Francia è stata la partita più bella della storia del calcio. Ok, prendiamoci tutti un attimo per fare un respiro profondo e ragionare. Quella che qualche istante fa appariva molto simile ad una “sparata” presi magari dall’euforia di un match comunque molto spettacolare ed emozionante, sembra sempre di meno una esagerazione. Anzi. Ma, come sempre, proviamo ad andare con calma.

La Finale dei Mondiali di calcio di Qatar 2022 è stata indescrivibile per molti versi. Ha racchiuso in sé tutto ed il contrario di tutto. Una prima parte nella quale l’Albiceleste appariva tracimante, quindi una lunga fetta di match ha rasentato la “noia”, prima di un finale che non ha avuto eguali. Quindi, come se non bastasse, i tempi supplementari, solitamente agonici, sono diventati vivi e vibranti, prima della “lotteria” dei rigori, una vera e propria ciliegina sulla torta che ci siamo gustati, ahinoi, da spettatori interessanti e non da protagonisti. Una torta invitante e decisamente irresistibile, senza scomodare i più importanti Maître-Pâtissier del mondo.

Mentre la nostra mente svaria e prova a far riaffiorare altre sfide simili, ci rendiamo conto che non è semplice trovare un altro match di tale portata. Non dimentichiamoci che una cosa è assistere ad un match spettacolare in una partita normale, di campionato o delle Coppe europee, per esempio. Esserne testimoni in occasione di una Finale dei Mondiali, oggettivamente, conferisce a tutto quel “qualcosa in più”, che aggiunge epica e mitologia al mero gesto sportivo. Come non ricordare la celeberrima Italia-Germania 4-3 di messicana memoria, oppure tante altre opzioni calcistiche che ci hanno fatto sobbalzare sulla sedia e che custodiamo nella nostra memoria.

ESTASI NEL NOME DI DIEGO! L’Argentina batte la Francia ai rigori dopo una finale leggendaria ed è campione del mondo! L’apoteosi di Messi

Questo Argentina-Francia, tuttavia, si stacca rispetto al resto del monte di partite. In questo atto conclusivo del Mondiale più discusso di sempre, si è vissuto un vero e proprio frullatore di emozioni contrastanti. Come detto in precedenza, il primo tempo è stato a senso unico. Senza mezzi termini. Le reti di Leo Messi su rigore, e di Angel “El Fideo” Di Maria al termine di un contropiede che assomigliava ad una sinfonia, avevano sublimato un dominio tecnico e territoriale dell’Albiceleste che appariva dominante.

Il secondo tempo, invece, dopo l’esplosione agonistica dei primi 45 minuti (52 contando anche il largo recupero) era andato molto vicino al termine “soporifero”. Da una parte la squadra del CT Scaloni brava a gestire il ritmo, vedendo ormai la tanto agognata Coppa all’orizzonte, mentre dall’altra parte del campo i francesi erano spenti, abulici, inconsistenti, anonimi, irriconoscibili. Un pugile contato in piedi che non reagiva. No, non c’erano sali che tenessero. Non stavano dando la minima mano a rendere questa Finale un minimo emozionante. Tranne, dal minuto 80 in avanti. Due minuti mal contati, altrettante reti. Dal nulla al tutto. Kylian Mbappè primo e secondo estratto per il 2-2 che nessuno, nemmeno il più ottimista dei “Galletti” poteva immaginarsi.

Ma, come detto, questa partita è stata un ottovolante di emozioni, un controsenso infinito. Quando tutto sembrava portare verso l’ineluttabile rimonta della Francia, pronta al bis mondiale dopo Russia 2018, l’andamento cambiava nuovamente il proprio ritmo. Dopo 20 minuti intensi quasi da togliere il fiato, i supplementari tornavano a essere rallentati. Lenti. Nulli.

Poi Leo Messi segnava il 3-2. Risollevava una Nazione che era sprofondata nell’incubo in un istante. Le piazze di Buenos Aires erano esplose nuovamente con la Coppa che era di nuovo li, a pochi metri. 11 magari, proprio come quelli che separavano il dischetto dal quale di nuovo Kylian Mbappè segnava, tripletta, e questa volta per il 3-3. Di nuovo Francia in auge e quasi arrivava il 4-3 all’ultimo respiro, quello che rimaneva confinato alla gola. Anche qui per questione di centimetri, non metri.

Tutto si decide ai calci di rigore. 11 metri che separavano un sogno dall’incubo. L’Argentina non sbaglia. La Francia crolla. Leo Messi è campione del mondo. Come Diego Armando Maradona. Si chiude un cerchio di epica calcistica. Tutto in 120 minuti. Un Mondiale che entrerà di diritto nella storia, con una Finale che è già nell’empireo del calcio. Argentina-Francia è stata la partita più bella della storia del calcio. Visto che non appare più come una assurdità?

Foto: LaPresse