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Taekwondo
Taekwondo, i convocati dell’Italia ai raggi X. Vito Dell’Aquila e Simone Alessio carte da oro
L’inizio dei Mondiali 2022 di taekwondo è sempre più vicino. L’evento iridato di Guadalajara sarà certamente quello più importante per una disciplina che dopo un biennio difficile, a causa dei problemi logistico sanitari, è riuscita a ripartire e che vuole trovare visibilità sulla vetrina planetaria.
L’Italia, uno dei paesi di riferimento per questo sport, non mancherà di mandare una sua folta pattuglia in Messico. Sono ben 8 i convocati scelti dallo staff tecnico tricolore. Andiamo a conoscerli meglio.
Taekwondo, i convocati dell’Italia ai raggi X
-58 kg: Vito Dell’Aquila (2000): il pugliese, che alle Olimpiadi di Tokyo si è preso l’oro, è una delle due carti più importanti della spedizione azzurra in quel di Guadalajara. Dopo un’estate con qualche problema fisico, ha fatto vedere di essere pronto alla battaglia prendendosi uno dei due terzi posti nel GP di Manchester dello scorso ottobre.
-63 kg: Dennis Baretta (2004): il giovanissimo azzurro approda fra i “Big”. Sul talento di Baretta non si discute minimamente, in Messico ci sarà occasione per vederlo all’opera e capire a che punto è del suo processo di crescita.
-80 kg: Simone Alessio (2000): eccola l’altra carta pesante per l’Italia ai Mondiali 2022 di taekwondo. Il calabrese, dopo essere stato eliminato nei quarti di finale delle Olimpiadi di Tokyo, ha praticamente vinto tutto o quasi. E’ il favorito nel tabellone della sua categoria di peso.
-87 kg: Roberto Botta (1996): è il capitano della nazionale. Negli ultimi dodici mesi ha sofferto l’adattamento della categoria pesante a uno stile di combattimento più sporco e meno preciso. Si deve ritrovare, ma ha il carattere per farlo, soprattutto in un evento di questa portata.
-49 kg: Sarah Al Halwani (1999): la marchigiana proverà a vestire i panni dell’incognita imprevedibile nella rassegna iridata, magari provando ad arrivare il più lontano possibile. Obiettivo: i quarti di finale
-57 kg: Giada Al Halwani (2002): così come la sorella Sarah, anche lei proverà a essere un osso duro per tutte le avversarie che si porranno sul suo cammino. Più avanti riuscirà ad arrivare, meglio sarà per lei e per la sua esperienza a questi livelli.
-62 kg: Cristina Gaspa (1997): la siciliana proverà, magari con un taekwondo fatto di attacco, a giocarsi le sue chance in una categoria di peso di non facile lettura.
-73 kg: Maristella Smiraglia (1996): la pugliese è la carta più accreditata, a livello femminile, per la pattuglia italiana. Sul tatami dovrà mettere la stessa grinta mostrata al Gran Prix di Roma a inizio giugno, quando riuscì a cogliere un’eccezionale podio. Obiettivo arrivare nella top 8 e poi provare a divertirsi.
Foto: FITA