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Rugby

Rugby, verso Italia-Sudafrica: gli Springboks ai raggi X. Squadra ferita, in campo un XV potente

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Si disputa sabato alle ore 14 a Genova l’ultimo test match autunnale dell’Italrugby, che al Marassi affronterà il Sudafrica. Due squadre che arrivano all’appuntamento con morale ben diverso, con gli azzurri reduci dagli entusiasmanti successi contro Samoa e Australia, mentre gli Springboks arrivano dai due ko di misura subiti contro Irlanda e Francia. Feriti e, dunque, molto pericolosi.

Le due sconfitte, ma anche le ottime prestazioni messe in campo dall’Italia, hanno portato Jacques Nienaber, il ct dei sudafricani, a non mettere in scena il classico turnover pesante quando i big team dell’Emisfero Sud incontrano gli azzurri. Solo quattro cambi, dunque, rispetto a Parigi e una formazione che è di altissimo livello.

Così l’Italia dovrà affrontare un triangolo allargato pericolosissimo, formato dall’esperto Willie Le Roux (81 caps, ma alti e bassi spesso letali per i suoi), Cheslin Kolbe (22 caps e una velocità incredibile) e il meno esperto Kurt-Lee Arendse (solo 5 caps per lui). A centri il giocatore degli Harlequins Andre Esterhuizen (10 caps) e l’espertissimo Damian De Allende (68 caps e tanta qualità in campo). La mediana è formata dall’iconico numero 9 Faf De Klerk (44 caps di genio e sregolatezza) e Damian Willemse (25 caps, più concreto che spettacolare).

Pesante, esperto e pericoloso, infine, il pack. In terza linea c’è Jasper Wiese a numero 8, ma con lui due monumenti del rugby mondiale, capitan Siya Kolisi (73 caps) e Franco Mostert (61 caps), con la seconda linea che è, invece, la più giovane e inesperta. Schierati, infatti, Salmaan Moerat (2 caps) e Marvin Orie (8 caps), cioè la seconda linea degli Stormers, mentre la prima linea avrà in campo il tallonatore Bongi Mbonambi (53 caps) e i piloni Ox Nche (17 caps) e Frans Malherbe (56 caps).

Insomma, a Genova il Sudafrica non scherza e si presenta con un XV di altissimo livello. Se a essi si aggiungono Malcolm Marx (tallonatore dall’impatto devastante), Stven Kitshoff e Vincent Kock, Eben Eztebeth (108 caps di esperienza) si capisce che per l’Italia sarà una sfida veramente probante.

Foto: Jean Catuffe/DPPI – LPS